Essere cristiani

"Cristiano" è un termine coniato dai Romani dell'Asia, dopo la morte di Cristo, per dare un nome alla gente della "Via", cioè a coloro che seguivano gli insegnamenti di Gesù; un ebreo completamente sconosciuto al popolo di Roma.

Allora i Romani non erano un popolo monoteista ma politeista, adorava, cioè, molti dei.
Quante volte ti avranno chiesto: "Ma tu credi in Dio? Quale fede professi?".

La risposta, probabilmente, è stata: "Io sono cristiano, credo in Gesù".
Però, questa va bene se sei in un Paese europeo, perché sanno tutti, più o meno, cosa vuol dire, ma se ti trovi in un Paese dove la fede cristiana è sconosciuta, sapresti definirti in maniera più appropriata?

Pietro, l'Apostolo, ha scritto una lettera in cui definisce esattamente cosa vuol dire essere cristiani.
Lui ha scritto così: "... siete una gente santa, stirpe eletta, regal sacerdozio...".
Lo sapevi che, chi ha accettato Gesù nella sua vita ed è diventato cristiano fa parte delle persone da Pietro descritte?

La maggior parte delle persone oggi, in Italia, ma anche in molti altri Paesi, non sa cosa vuol dire veramente essere "cristiani".
Ma, per gli Ebrei di allora, aveva un significato profondo esser parte di una "stirpe eletta"; essi avevano un'alta concezione di cosa volesse dire essere della dinastia reale.
Anche Gesù, come uomo, fa parte di una stirpe reale, quella del re Davide.

Parlando ai fratelli (cristiani) del suo tempo, Pietro disse che erano il popolo che Dio si è acquistato.
Infatti, Gesù, con la sua morte ci ha resi santi ed eletti come Lui, in quanto Egli è il primo di molti.
Dice la Scrittura che lui ci ha resi figli di Dio e siamo diventati stirpe reale e che, come Lui è sommo sacerdote, anche noi siamo sacerdoti per proclamare le virtù (caratteristiche) di Dio; con la sua morte, Gesù ha anche aperta la porta al trono di Dio e possiamo avvicinarci a lui come re, sacerdoti, figli, ambasciatori e santi (Ebrei 10:19-21).

Essere cristiani "veri" è un onore, e come tale va valorizzato e rispettato.
Gesù è morto per farci entrare nell'eternità con tutti questi titoli, che sono suoi, ma anche nostri, essendo noi figli di Dio, come Lui Figlio di Dio.
Perciò quando parlate alle persone della vostra fede ricordate chi siete "in" Cristo Gesù; comportatevi in modo consono alla figura che rappresentate, in modo che gli altri vedano la figura di Gesù in voi.
"Ma voi siete una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua meravigliosa luce!" (1 Pietro 2:9).

Una Meditazione di Monica Origano

Giuseppe

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