Il Blog di Incontrare Gesù

Articoli di attualità, esperienze personali e meditazioni su argomenti etici morali, sulla fede cristiana e sulla religione in generale.

  • Home
  • Informazioni personali
  • Argomenti
    • Attualità
    • Cattolicesimo
    • Confronti
    • Etica
    • Evangelizzazione
    • Islam
    • Meditazioni
    • Natale
    • Pasqua
    • Perseguitati
    • Poesie
    • Testimonianze
  • Autori degli articoli
  • Glossario
  • Testimonianze

Ci sono molti passi delle Scritture che attestano in una maniera o nell'altra che Gesù Cristo è Dio. 

Ma i traduttori dei Testimoni di Geova, per sostenere che Gesù non è Dio ma solo una creatura di Dio, ne hanno contorti non pochi; infatti nella loro Bibbia troviamo molti passi che attestano la divinità di Cristo tradotti in una maniera errata.

Dobbiamo dire in effetti che la New World Bible Translation Committee nel tradurre le Sacre Scritture ha usato l’astuzia del serpente antico perché è riuscita a fare dire alla Scrittura quello che essa non dice, cioè che Cristo non è uguale a Dio e perciò non è Dio; essa ha adulterato la Parola di Dio per adattarla alle perverse dottrine enunciate dalla Torre di Guardia.

Vediamo di dimostrare come Giovanni 1:1 è stato da essi manipolato per negare che Gesù Cristo è Dio.

La Sacra Scrittura dice in Giovanni: “Nel principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era Dio” (Giovanni 1:1). Traslitterato in greco questo versetto è: “En arche(i) en ho Logos, kai ho Logos en pros ton Theon, kai Theos en ho Logos”.

La loro traduzione dice invece: ‘In principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era un dio’. E’ da notare però che la versione del 1967 (della loro Bibbia) è differente infatti dice: ‘…la Parola era dio’. In questo caso essi hanno aggiunto l’articolo ‘un’ e il dio minuscolo per fare sembrare Cristo, la Parola fatta carne, un dio inferiore all'unico e vero Dio, e non l’Iddio che è ab eterno in eterno. 

E’ bene ricordare che il fatto che la Parola in questo passo venga definita dai Testimoni di Geova ‘un dio’ invece che Dio, viene smentito non solo dal testo originale greco (che dice: … kai Theos en ho Logos = e Dio era la Parola), ma dalla Scrittura stessa. Perché? 

Perché se Gesù fosse un dio come essi asseriscono, ciò significa che nel principio con il solo vero Dio, che è ab eterno in eterno, c’era un dio inferiore a lui e che mediante questo dio inferiore siano state fatte tutte le cose, e questo è smentito da queste parole scritte nei Salmi: “I cieli furono fatti dalla parola dell’Eterno” (Salmo 33:6). 

1) La Parola quindi non può essere un dio inferiore a Dio o un altro dio ma deve essere per forza di cose Dio perché è scritto che fu Dio a creare nel principio i cieli e la Terra e non un altro dio inferiore a lui; ed anche in Isaia: “Io sono l’Eterno, che ha fatto tutte le cose; io solo ho spiegato i cieli, ho distesa la Terra, senza che vi fosse alcuno con me” (Isaia 44:24). Il fatto che non c'era alcun altro con Dio attesta che non c’era qualche altro dio (o presunto tale) con Lui. 

2) Se con il Dio eterno vi fosse stata qualche altra creatura o dio inferiore per forza di cose intellegibili dobbiamo accertare che anche questi sarebbe stato divino, Dio eterno con Lui, perché alcun'altro essere o creatura creata non può essere definita eterna.

3) E ancora, se ogni cosa è stata fatta per mezzo della Parola e senza di lei nessuna delle cose fatte è stata fatta, di conseguenza – seguendo il ragionamento dei Testimoni di Geova – anche Gesù Cristo quale prima creatura fatta da Dio dovrebbe essere stata fatta tramite la Parola. Ma questo non può essere perché prima di essere creato non c’era la Parola essendo lui stesso la Parola! Quindi lui tramite che cosa sarebbe stato fatto se non è stato fatto tramite la Parola?

4) Non si può ammettere che la Parola, prima di essere fatta carne, era un dio fatto da Dio in un lontano passato perché questo annullerebbe la Scrittura che dice che ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei (la Parola) e senza di lei niente è stato fatto. Bisognerebbe dire infatti che ogni creatura, eccetto il Figlio di Dio, è stata fatta tramite la Parola!!

Ma come giustificano questa loro manomissione i Testimoni di Geova? 

In questa maniera: ‘..In realtà nel testo greco il termine ‘Dio’ la prima volta è preceduto dall'articolo determinativo 'ho', cioè ‘il’, mentre la seconda volta è senza articolo; altre traduzioni rendono l’idea in modo corretto: la versione interlineare dell’Emphatic Diaglott dice: ‘In principio era la Parola, e la Parola era con il Dio, e un dio era la Parola (…). Queste versioni sosterrebbero il fatto che Gesù, essendo il Figlio di Dio che Dio impiegò nel creare tutte le altre cose…, è senz'altro un ‘dio’, un potente, ma non l’Iddio Onnipotente (…) infatti la traduzione di Moffatt dice: ‘Il Logos era divino’. L’American Translation ha: ‘La Parola era divina’ (Perspicacia nello studio delle Scritture, vol. II, pag. 490).

Cominciamo con il ribattere che il fatto che non ci sia l’articolo determinativo 'ho' = ‘il’ davanti a Dio nella seconda parte di questo versetto non significa affatto che questo Dio non preceduto dall'articolo sia un Dio inferiore per natura al Dio preceduto dall'articolo determinativo, perché ci sono altri passi nello stesso Vangelo scritto da Giovanni dove la parola Dio non è preceduta dall'articolo determinativo e indica sempre il solo vero Dio e non un altro dio. 

Per esempio, quando poco dopo, Giovanni parla di coloro che hanno il potere di diventare “figliuoli di Dio” (Giovanni 1:12), il greco ha "tekna theou", e quando dice che sono “nati da Dio” (Giovanni 1:13), il greco ha "ek theoou egenneetheesan". 

Come mai allora i Testimoni di Geova in questi casi hanno messo pure loro ‘figli di Dio’ e ‘nati da Dio’, non tenendo conto di questo loro ragionamento sull'articolo determinativo prima di Dio? 

Perché non hanno tradotto ‘figli di un dio’ e ‘nati da un dio’ come il loro ragionamento imponeva? 

La ragione è chiara: queste traduzioni fedeli del greco non annullavano nessuna loro dottrina, mentre il tradurre le parole di Giovanni "kai Theos en ho Logos" con “e Dio era la Parola” non collimava con la loro eresia che Gesù non è Dio, e quindi hanno dovuto adulterarle.

Per quanto riguarda poi le traduzioni da loro menzionate a sostegno della loro manomissione, diciamo che la versione interlineare dell’Emphatic Diaglott è citata dalla Torre di Guardia perché chi pubblicò originariamente quella versione nel 1864, e cioè Benjamin Wilson aveva attorno a Cristo delle idee errate simili a quelle della Torre di Guardia. 

Per quanto riguarda le traduzioni Moffat e l’American Translation dove invece di “la Parola era Dio” si legge che la ‘Parola era divina’, anche queste traduzioni sono errate perché Giovanni non ha detto: ‘kai theios en ho logos', cioè ‘e divina era la Parola’, ma bensì 'kai theos en ho logos', cioè 'e Dio era la Parola'. 

In altre parole Theos non significa ‘divina’ ma ‘Dio’, e perciò la traduzione corretta è “e la Parola era Dio”.

Infine, quando Giovanni dice che la Parola era Dio, e cioè che Gesù Cristo era Dio sin dal principio, non intende dire che egli è l’unico vero Dio che ha creato tutte le cose e perciò fuori di lui non c’è altro Dio, ma solo che egli era della stessa natura di Dio Padre e coeterno con Lui, infatti è detto anche che la Parola era con Dio. 

In altre parole vogliamo dire che Gesù, benché fosse il Figlio che era nel seno del Padre, era Dio assieme a suo Padre da sempre. Egli, cioè la Parola di Dio, nel cielo era un essere distinto da Dio Padre, ma assieme a lui Dio, e perciò assieme a lui Creatore di tutte le cose. Ecco perché Giovanni non ha messo l’articolo prima di Dio, quando dice: “e Dio era la Parola”, per distinguere la Parola dal Padre. 

In altre parole per attestare che la Parola non è tutta la Divinità ma parte di Essa. 

Se lui avesse messo l’articolo ‘ho’ (il) prima di ‘Theos’ (Dio) avrebbe fatto intendere che la Parola era Dio Padre e si sarebbe contraddetto perché poco prima aveva detto che Essa era con (o presso) Dio (Padre), e dopo dice che “la Parola è stata fatta carne” (Giovanni 1:14); non mettendo l’articolo invece non è caduto in nessuna contraddizione perché Egli ha affermato che la Parola era Dio assieme al Padre, era un Essere divino distinto dal Padre ma nello stesso tempo uno con il Padre, cioè della stessa natura del Padre.

Ragazza sul tetto

Un nuovo e gioioso inizio con Gesù.

Ciao a tutti! Sono Giulia, una ragazza di 20 anni. 

Voglio raccontarvi la mia esperienza personale con Gesù, perché desidero dare gloria a Dio. 

Sono nata in una famiglia cristiana, ho frequentato fin dalla mia fanciullezza la scuola domenicale e sono cresciuta nelle "vie del Signore". 

Fin da piccola mi è stata insegnata l’importanza della preghiera come comunione e relazione con Dio e, quindi, le persone che mi conoscevano, sapendo che a me piaceva pregare, mi facevano le loro richieste di preghiera e poi io le presentavo al mio "grande Papà", nella mia cameretta, insieme con le mie personali richieste. 

Lui mi rispondeva sempre, esaudiva le richieste del mio cuore, anche le più impensabili, facendo piccoli miracoli nella mia vita, lasciando sbalordite le persone che mi erano accanto. 

Fin dalla nascita ho avuto però dei problemi di salute. 

Sono nata celiaca (intollerante al glutine) e con i piedi vari-supinati (storti e piatti) e a 3 anni dovettero operarmi ai piedi.

A 6 anni mi arrivò un bel fratellino di nome Samuele. 


Passarono gli anni e all'età di 11 anni i miei genitori si separarono. 

All'inizio non presi molto bene questa decisione, ero ancora troppo piccola per comprendere, ma crescendo capii che c’erano dei grossi problemi all'interno della mia famiglia; infatti in casa c’era un’atmosfera sempre molto pesante, piena di litigi e discussioni fra i miei genitori. 

Da piccola pensavo fosse una cosa normale, ma quando arrivò quel momento, compresi che non era così e tutto cambiò. 

Durante il periodo che io frequentavo la seconda media, dovetti subire un altro intervento chirurgico a tutti e due i piedi per poterli raddrizzare di più e riuscire a camminare meglio. 

Da quando sono nata, fino ai 18 anni, è stato per me un continuo andare e venire dagli ospedali per i problemi di salute che avevo. 

Nella mia adolescenza la mia fede in Dio si raffreddò, vivevo una vita spensierata ma avevo smesso di pregare con quella passione e fiducia che invece mettevo in Dio quando ero piccola. 


Oggi posso dire che in quel periodo non davo molta importanza e valore alla mia vita, pensavo che la vita stessa non avesse senso. 

Il mio più grande desiderio era morire, sì volevo morire! 

Ho provato cosa significa morire dentro: quando pensi di non valere nulla, ti senti immersa nella solitudine senza avere degli amici veri, abbandonata ai tuoi problemi; nessuno è disposto ad ascoltarti e ti tieni tutto il dolore dentro; non hai più nessun obiettivo nella vita ed entri in depressione, cercando di sopravvivere solo perché sei su questa Terra, ma in realtà ti senti come se questo non è il tuo “mondo”. 

Non sono entrata in tutti i dettagli, ma non ho avuto né un’infanzia né un’adolescenza facili. 

Detestavo la mia vita e dentro di me c’era un grande vuoto. 


Una sera andai ad un incontro di giovani della chiesa e quella stessa sera il Signore, per la prima volta, parlò al mio cuore. 

Mi disse che il giorno dopo Lo avrei accettato come personale Salvatore della mia anima, ma subito dopo un’altra voce mise il dubbio nella mia mente, dicendomi che c’era ancora tanto tempo per fare questo passo e che potevo aspettare. 

Il pastore predicò su Giovanni 8:47 che dice: “Chi è da Dio ascolta le parole di Dio”. 

Quelle parole mi colpirono molto, soprattutto pensando a quello che mi era appena successo. 

Il giorno dopo pensai a quello che mi era accaduto la sera prima e decisi di accettare Gesù nel mio cuore. 


Negli anni a venire Dio mi mise accanto le persone giuste che mi incoraggiarono nel mio cammino di fede e mi fecero capire quanto Dio mi ama e che Lui è sempre con me e mai contro di me. 

Riuscii a realizzare l’immensa gioia e pace che solo Lui può dare alla mia anima. 

Adesso, Dio ha dato un senso alla mia vita e ho capito che vale veramente la pena vivere la vita con Lui e per Lui. 

La vita con Dio è un meraviglioso sogno vissuto nella realtà, che vivi al 100% in abbondanza e pienamente soddisfatto perché sei il figlio del Re dei re, il Dio glorioso e potente in maestà. 

A Dio sia la gloria! 

Pilato e Gesù

E’ peculiare nell'uomo, tra l’altro, la sua continua ricerca di qualcosa di speciale, vale a dire, del senso della sua vita. 

Nel caso degli altri esseri viventi, la vita in loro si sviluppa automaticamente grazie all'istinto.

L’uomo invece deve riconoscere da sé cosa significa essere uomo; deve avere la consapevolezza e la responsabilità che comporta proprio l’essere uomo.

Per questa ragione deve adattarsi al suo ambiente di propria volontà, impegnandosi, affinché l’esistenza sua e di tutto quello che lo circonda possa andare avanti nell'armonia e nel bene comune.

In tutti i tempi, come lo testimonia la storia da quando il mondo esiste, gli uomini si sono impegnati a scoprire il senso della vita.


Una volta, in un dato luogo, un uomo, dopo aver riflettuto molto sull'esistenza, si alzò e disse: «Adesso ho trovato la risposta!».

Da ogni parte del paese confluirono le masse per ascoltarlo.

Quando avevano finito di ascoltarlo, decisero: «Sì, anche noi abbiamo trovato la risposta!».

In questo modo nacque una nuova religione.


Quel saggio, che aveva comunicato quella nuova riflessione sul senso della vita umana e dell’esser uomo, dopo aver riflettuto ulteriormente sul caso, incominciò a rivedere la sua asserzione.

Con l’andare del tempo crebbe il numero di coloro che dissero a se stessi, e poi anche agli altri, che quello che avevano appreso non poteva essere sicuramente il vero senso dell’esistenza umana.

Così ritornarono a discutere quale fosse la risposta a questa antica domanda.


Un giorno, un altro uomo si presentò dicendo: «Ho trovato la soluzione!».

La folla ascoltò e poi arrivò alla conclusione: «Sì, l’abbiamo trovata anche noi!».

In seguito si fondò una nuova religione.

Via andando, per i secoli, si ripeté lo stesso processo, così che una religione seguì l’altra.


Poi venne Gesù, dimostrandoci cosa significava essere uomo.

Quando venne Gesù, per la prima volta conoscemmo qui, su questa nostra Terra, come doveva essere un vero uomo.

Egli si definì “Figlio dell’uomo“.

Coloro che sono apparsi prima di Gesù, hanno provato a definire come un uomo dovrebbe essere, lui però lo ha dimostrato con la propria vita.

Gesù Cristo, non ci indicò, come avevano fatto gli altri, un ideale, ma egli stesso fu l’ideale ed esempio vivente e visibile per tutti.


Gesù parla pure alla coscienza di ogni uomo, non desiderando altra conferma che quella della coscienza umana.

Egli non ha costretto e non costringe nessuno a seguirlo; egli, rispettando l’ordine di Dio e manifestando il Suo l’amore, rispetta anche la volontà della persona.

In qualsiasi situazione si osserva Gesù, una pura coscienza afferma: così si comporta un vero uomo.

Osservandolo come bambino od adulto, presso l’accogliente focolare o nell'occhio pubblico, tra amici e nemici, al lavoro o nel conflitto, nella tentazione, nella sofferenza, sì, anche nella morte, la mia coscienza non può altro che affermare: "Così si comporta un vero uomo!". 

Droghe

Liberato dalla dipendenza della droga. 

Mi chiamo Lello, sono di Napoli ma vivo a Cagliari. 

A 17 anni sono diventato schiavo della droga, prima di quelle leggere e poi di quelle pesanti, distruggendo così la mia gioventù, ingannato dalla ricerca di una pace non vera, scappando dalle mie responsabilità. 

In un primo tempo sembrava tutto bello, ma poi ogni cosa risultò essere un’illusione, un inganno; quando finiva l’effetto della droga ero distrutto. 

Ero diventato come un barbone, avevo distrutto la mia vita e quella della mia famiglia facendo soffrire mia madre e mio padre. 

Anche i miei tre fratelli erano schiavi della droga. 

Tra loro, Enzo arrivò a perdere la vita per un’overdose di eroina: vi lascio immaginare la sofferenza della mia famiglia! 

Un giorno, chi mi forniva l’eroina scoprì che lo derubavo di una parte della droga; nacque una forte lite in cui alzai le mani e lo picchiai; avevo toccato il fondo. 

Poco dopo venne a cercarmi con degli amici con le pistole in pugno; mi riempirono di botte lasciandomi a terra mezzo morto. 

Uno diceva all'altro: “Sparagli! Sparagli!”, ma qualcosa li mise in fuga. 

A casa, per le mie pessime condizioni, mio padre cominciò a litigare con mia madre. 

Io le dissi di prepararmi la valigia, perché me ne sarei andato per non tornare più. 

Però volevo smettere di drogarmi! 

Uscii di casa con la mia valigia e chiesi aiuto a molti, ma le persone a me più care mi abbandonarono, proprio nel momento del bisogno. 


Mi venne in mente una donna che da anni mi parlava di Gesù, così corsi al suo negozio per chiederle aiuto. 

Aveva amicizie in diversi ospedali, le chiesi se poteva aiutarmi a liberarmi dalla droga e da quelli che volevano uccidermi. 

Lei mandò a chiamare un giovane infermiere credente dell’ospedale del mio quartiere, e a lui raccontai il mio desiderio di disintossicarmi. 

Mi disse che avrebbe parlato con un medico, ma, alla fine la risposta non fu positiva. 

Allora quel giovane infermiere pregò Dio per me, con tutto il cuore, poi mi portò a casa sua. 

Chi avrebbe mai portato a casa sua un delinquente? Solo colui al quale Dio ha detto di farlo! 

Questo caro infermiere radunò a casa sua un gruppo di giovani credenti che pregarono e piansero davanti a Dio, intercedendo per me. 

Esterrefatto, io li guardavo e pensavo: “Questi sono matti!”; stavo molto male, ero in crisi di astinenza e volevo scappare via di lì. 

Pensavo che mi avrebbero aiutato con dei farmaci, ma mi invitarono semplicemente a pregare... 

Io non l’avevo mai fatto in vita mia; poi pensai alla sofferenza della mia famiglia, alla schiavitù dei miei fratelli… ero stanco di vivere così! 

Fu allora che, mentre quegli sconosciuti pregavano per me, sentii anch'io il bisogno di inginocchiarmi e gridare a Dio: “Se esisti veramente, abbi pietà di me, perdona tutti i miei peccati!”.

Allora avvertii dentro di me una presenza indescrivibile, quella del Signore, che non avevo mai provato prima; avvertivo il Suo amore, provavo la Sua pace, sentivo la Sua gioia dentro di me! 

Piansi di un pianto che non riuscivo a frenare; non avvertivo più la crisi di astinenza; la sporcizia del peccato veniva portata via da me, mentre Dio entrava con il Suo potente amore dentro di me. 

Da quel momento tutto è cambiato: sono letteralmente rinato! 

Nel corso dei giorni trascorsi in quella casa non avvertivo più il bisogno di rubare, né quello di drogarmi: una nuova vita era iniziata in me. 


Ebbi poi opportunità di entrare in un centro evangelico di recupero a Castellammare di Stabia (NA). 

In quel luogo, grazie alla preghiera, allo studio della Parola di Dio e all'aiuto dei fratelli responsabili, sono cresciuto come credente e come uomo. 

Il Signore che mi aveva salvato stava riempiendo sempre di più la mia vita, fino a battezzarmi nello Spirito Santo. 

La mia esperienza con Gesù è stata così forte e personale che ho subito cominciato a parlarne alla mia famiglia. 

Tutti si meravigliavano nel vedermi felice e gioioso mentre parlavo di Gesù, qualcuno addirittura mi prendeva per matto. 

Effettivamente le parole che udivano, uscivano dalla bocca di uno che era stato spacciatore, ladro, con anni di carcere alle spalle… ma tutte queste cose sono passate, non son più quello che ero una volta! 


Adesso sono un uomo sposato e ho due bellissimi figli. 

Sono ventisette anni che Dio ha salvato me e la mia famiglia. 

Da questa esperienza ho imparato che Dio può risolvere ogni tipo di problema e non c’è nulla che il Signore non possa fare! 

Ancora oggi in ogni mio bisogno non confido in me stesso, ma mi rivolgo all'unico Salvatore della mia vita. 

Voglio rivolgermi a te che stai leggendo questa mia testimonianza per incoraggiarti a credere in Gesù Cristo, poiché Lui è vivente e può entrare anche nella tua vita come ha fatto per me. 

Dio è spirito, non puoi vederlo fisicamente, ma se Gli rivolgerai una semplice preghiera dal tuo cuore, Egli potrà compiere un miracolo anche in te, anche se i tuoi problemi sono diversi dai miei, per Lui non c’è nulla di impossibile!

Bambini

La testimonianza di Alfredo Reitano.

A noi ragazzini, che eravamo spesso intenti a giocare per strada, un signore, con l'espressione di chi già la vita l'aveva vissuta abbastanza, che di tanto in tanto si trovava a passare, vedendoci spensierati, era solito dire:"Siete ricchi e non lo sapete!".

Naturalmente a quell'età non potevo comprendere il significato di quella frase; solo col tempo e con gli anni, da adulto ne capì l'importanza.
A vivere la nostra routine di tutti i giorni spesso ci sentiamo inappagati, angosciati, depressi, anche se siamo in buone condizioni di salute e abbiamo a sufficienza di che vivere, non ci sentiamo soddisfatti; desideriamo sempre di più, e come se fossimo alla ricerca di qualcosa che manca, e intanto non ci rendiamo conto dei grandi doni che abbiamo ricevuto.

Distruzione e desolazione
Eventi degli "ultimi tempi". 

Nel libro di Apocalisse 6:7-8 si legge una profezia particolare, secondo cui per un quarto della Terra gli uomini moriranno di spada a causa di molte guerre, per fame a causa di grandi carestie, di morte a causa di svariate malattie (peste, AIDS, tumori di vari generi, coronavirus) e a causa delle belve della Terra.

Vi è mai capitato di rattristarvi nel vedere in tv certe immagini cruenti, in cui dei teneri cuccioli di foca vengono bastonati crudelmente fino alla morte dai bracconieri per poterne rubare la morbida pelliccia bianca?

Ci si sente male nel vedere distese di bianco ghiaccio arrossato dal sangue di questi piccoli esseri indifesi!

Per non parlare della catena di montaggio della carne di miliardi di animali messi all'ingrasso, in quelle orribili e strettissime batterie.

In un sondaggio condotto in alcune scuole elementari, alla domanda “da dove viene il latte?”, molti bambini hanno risposto: “dal supermercato!”. 

Anche la conoscenza delle cose più semplici e naturali, si sta perdendo in un vorticoso ingranaggio meccanico.

Ma, Dio, dulcis in fundu, pose l’uomo come corona di tutta la creazione.

Meravigliato di questo il salmista biblico, così si esprimeva: “Quand'io considero i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai disposte, che cos'è l’uomo perché tu lo ricordi? 
Il figlio dell’uomo perché te ne prenda cura? 
Eppure tu l’hai fatto solo di poco inferiore a Dio, e l’hai coronato di gloria e d’onore. 
Tu lo hai fatto dominare sulle opere delle tue mani, hai posto ogni cosa sotto i suoi piedi: pecore e buoi tutti quanti e anche le bestie selvatiche della campagna; gli uccelli del cielo e i pesci del mare, tutto quel che percorre i sentieri dei mari. 
Oh Signore, Signore nostro, quant'è magnifico il tuo nome in tutta la Terra!” (Salmi 8:3-9).

In sintesi, l’uomo come buon custode doveva dominare sulla creazione, prendendosene cura amorevolmente (Genesi 1:26-31, 2:15), invece ne ha abusato all'estremo. 

La quarta parte della Terra sarà colpita, moriranno un miliardo e mezzo di persone; non immaginano nemmeno lontanamente le previsioni che ci dà la Parola di Dio a riguardo di un miliardo e mezzo di morti.

L’uomo è stato creato come essere pensante, non doveva agire per istinto, come gli animali, né meccanicamente, come un robot.

L’uomo è stato fornito di intelletto creativo e ha ricevuto potere decisionale, entrambe peculiarità divine.

Immaginate che l’uomo, dopo circa 6.000 anni di viaggiare alla velocità del cavallo, in 60 anni è arrivato fin sopra la luna, superando la velocità del suono.

L’uomo creato ad immagine e somiglianza di Dio, come creatura non poteva avere onore più grande.

Non a torto il salmista non riesce a smettere di stupirsi di quanto è magnifico il nome di Dio in tutta la Terra, dopo aver creato l’immensità dell’universo, vi pose a dominatore questo misero essere umano. 

Come è stato grande il proposito di Dio per noi, da coronarci di così tanta gloria e onore facendoci di poco inferiore a se stesso!

Come l’uomo, anche Lucifero fu rivestito di luce, gloria e onore, ma questo non bastò né a l’uno né all'altro, entrambi, lasciandosi conquistare dall'orgoglio e dalla superbia, hanno preteso di più, sempre di più: volevano essere come Dio e più di Dio (Ezechiele 28).

Una storiella antica recita: Vi era una persona con 7 lire, che vedendo un poveraccio gliene diede 6, ma il poveraccio gli strappò di mano pure la settima, esclamando: "Tutto mio”.

Questa parabola vuole dirci che Dio ci diede 6 giorni tutti per noi, uno se lo tenne per sé, per essere onorato, glorificato ed adorato, ma l’uomo, come Lucifero, ha voluto tutto per sé, rubando a Dio l’onore che gli è dovuto.

“Io, io, e solo io! Non c’è posto per Dio!”, continuano ad esclamare in molti. 

Eppure dopo questo grande affronto, dopo questo grande dolore causato al cuore santo di Dio, dopo avergli causato questa grande delusione, il salmista continua a stupirsi nel costatare l’amore di Dio che continua, nonostante tutto, a ricordarsi dell’uomo, che continua a prendersi cura di lui.

L’uomo, nel suo abbassamento morale e spirituale, ha perso il diritto di dominio sugli animali che Dio gli aveva dato.

Lui, l’intelligentissimo uomo che è arrivato sulla luna, creato di poco inferiore a Dio, a Sua immagine e somiglianza, si è ridotto ad essere inferiore agli animali. 

Nel sentirsi arrivato ad una super divina saviezza è divenuto stupido (Romani 1).

Le leggi umane confermano questa affermazione: se dai uno schiaffo ad un cane ti mettono dentro, se lo dai ad uomo non ti succede nulla; se diffami un uomo sei passibile di condanna, se invece bestemmi contro Dio nessuna pena.

Basta pensare al grande fermento e preoccupazione per il rischio di estinzione di tanti animali, per la cui causa molte persone hanno speso e spendono la loro vita.

In Cina addirittura hanno inaugurato il loro anno nuovo, come l’anno del cane; in vari TG hanno fatto vedere un posto sacro, dove vi erano diversi sopra-rilievi in marmo bianco raffiguranti la figura di un cane, che sono stati logorati e corrosi dai migliaia di baci dei fedeli (un po come è accaduto al piede della statua bronzea di San Pietro a Roma).

Anche Hitler per esempio dopo aver fatto trucidare 5 milioni di ebrei (tra i quali un milione e mezzo era costituito da bambini), schierandosi con gli animalisti, dal profondo del suo “animo gentile”, diceva di non approvare la caccia, considerandola come cosa deplorevole!

Ma poi, per orgoglio, a guerra perduta, non esitò di ordinare la distruzione della propria nazione, dicendo: “Lasciate che gli alleati conquistino le ceneri!”.

Anche oggi in un mondo in cui muoiono tantissimi bambini per fame e malattie, si arriva all'eccesso, promuovendo per esempio costosissime campagne pubblicitarie per la protezione dei cani abbandonati.

Ma per Colui, la cui nascita divise la storia, e la cui morte spaccò l’umanità tra salvati e perduti, per Gesù, il Salvatore del mondo, chi è disposto a spendere il proprio impegno?

In realtà ci sono molti, che a solo sentirlo nominare sono disturbati e turbati.

Perfino dai massimi esponenti di tutte le religioni è poco nominato, quasi cancellato: prediche all'infinito su "vogliamoci tanto bene", di inviti alla tolleranza e in favore delle più svariate opere umanitarie, ma niente del messaggio centrale del Vangelo: che l’uomo è perduto nei suoi peccati, che è bisognoso della salvezza acquistataci così duramente sulla croce da lui, da Gesù (Giovanni 3:16).

Eppure è Lui il creatore, la luce del mondo, la vita e la resurrezione... l’unico che può risolvere i mali del mondo, riscaldare il cuore umano col Suo amore divino, fino a condurlo in Paradiso (Luca 23).

E se l’uomo dopo 6.000 anni di storia, vissuti in malvagità, incredulità, stregonerie, idolatrie e infinite guerre, ancora non si è estinto, è solo per la grazia e la misericordia di Dio, che lo vuole, sano, puro, santo e rinnovato per mezzo della Sua grazia, così da farlo dimorare in comunione con Lui in eterno nel Suo luogo santissimo, dove non vi saranno più né malattie, né dolori, né fame o sete, dove ogni lacrima verrà asciugata da Lui stesso (Apocalisse 7:16-17).

Ritornando alla Terra, agli uomini e agli animali, è chiaramente profetizzato nella Bibbia che arriverà il giorno che Gesù darà lezione a tutti i politici e ai re della Terra, su come governarla secondo il Suo proposito divino di sempre, nello splendore di come era all'inizio, prima di consegnarla all'uomo; meglio del socialismo, della democrazia, del liberismo, dell'umanesimo, del comunismo e di tutte le religioni, dottrine, credi, ideologie e metodologie inventate dagli uomini nel corso dei secoli..

Molto presto, prima della gloriosa conclusione eterna sopra citata, Gesù verrà.

Allora Satana sarà legato e gettato nell'abisso, che chiuso sopra di lui, sarà sigillato, per non sedurre più le nazioni.

In quel tempo, della durata di mille anni, Gesù governerà la Terra e allora: “Egli giudicherà tra nazione e nazione e sarà l’arbitro fra molti popoli; ed essi trasformeranno le loro spade in vomeri d’aratro, e le loro lance, in falci; una nazione non alzerà più la spada contro un’altra, e non impareranno più la guerra… La giustizia sarà la cintura delle sue reni, e la fedeltà la cintura dei suoi fianchi.
Il lupo abiterà con l’agnello, e il leopardo si sdraierà accanto al capretto; il vitello, il leoncino e il bestiame ingrassato staranno assieme, e un bambino li condurrà.
La vacca pascolerà con l’orsa, i loro piccoli si sdraieranno assieme, e il leone mangerà il foraggio come il bue. 
Il lattante giocherà sul nido della vipera, e il bambino divezzato stenderà la mano nella buca del serpente… 
Non ci sarà più bimbo nato per pochi giorni, né vecchio che non compia il numero dei suoi anni; chi morirà a cent’anni morirà giovane e il peccatore sarà colpito dalla maledizione a cent’anni...
Non si farà né male né danno su tutto il mio monte santo, poiché la conoscenza del Signore riempirà la terra, come le acque coprono il fondo del mare
” (Apocalisse 20; Isaia 2:4; Isaia 11:5-9; Isaia 65:20).

Un consiglio da amico per una sana vita ecologica, fisica, morale e spirituale: “Leggete la Bibbia, lì vi è il grande tesoro; e Gesù, se lo accoglierete, vi porterà fino in Paradiso”.

Questo è l’augurio più grande che vi possiamo fare.

Una meditazione di Nicola Scorsone.

Nel grembo di una donna incinta si trovavano due bebè. 

Feti di gemelli


Uno di loro chiese all'altro:

Tu credi nella vita dopo il parto? 


L'altro: Certo! Qualcosa deve pur esserci dopo il parto; forse siamo qui per prepararci per quello che saremo più tardi. 


Sciocchezze! Non c’è una vita dopo il parto. E come sarebbe poi quella vita? 


Non lo so, ma sicuramente... ci sarà più luce che qua; magari cammineremo con le nostre gambe e ci ciberemo dalla nostra piccola bocca. 


Ma è assurdo! Camminare è impossibile! E mangiare dalla bocca? Ridicolo! 
Il cordone ombelicale è la via d’alimentazione … 
Ti dico una cosa: la vita dopo il parto è da escludere: il cordone ombelicale è troppo corto. 


Invece io credo che debba esserci qualcosa, e forse sarà diverso da quello cui siamo abituati ad avere qui.


Però nessuno è tornato dall'aldilà, dopo il parto. 
Il parto è la fine della vita e, in fin dei conti, la vita non è altro che un’angosciante esistenza nel buio che ci porta al nulla. 


Beh, io non so esattamente come sarà dopo il parto, ma sicuramente vedremmo la mamma e lei si prenderà cura di noi. 


Mamma? Tu credi nella mamma? E dove credi che sia lei ora?


Dove? Tutta in torno a noi! E’ in lei e grazie a lei che viviamo, senza di lei tutto questo mondo non esisterebbe.


Eppure io non ci credo! Non ho mai visto la mamma, per cui, è logico che non esista. 


Ok, ma a volte, quando siamo in silenzio, si riesce a sentirla, percepiamo come accarezza il nostro mondo. 
Sai? ... Io penso che ci sia una vita reale che ci aspetta e che ora soltanto stiamo preparandoci per essa. 


Sarà ma io mi fido poco o nulla di quello che non vedo...

 

In un momento di sviluppo accelerato dei vaccini Covid-19, è importante essere ben informati su come questi vaccini sono progettati,  poi prodotti e testati . 

Vaccini contro corona virus

Il discernimento etico è necessario in particolare sul potenziale utilizzo, in qualsiasi fase del processo, di linee cellulari da feti abortiti. 

L' Institute Charlotte Lozier USA propone, sulla base di un'analisi di letteratura scientifica rigorosa e risultati di studi clinici, un'indagine accurata delle aziende farmaceutiche che utilizzano o non utilizzano linee eticamente controverse. 

Il suo scopo è quello di consentire al lettore di fare scelte informate riguardo ai vaccini contro il Coronavirus.

Ricordiamo innanzitutto in cosa consiste una linea cellulare fetale: questo si ottiene prelevando una cellula da un feto (in questo caso, un abortito) e moltiplicando questa cellula in più cellule identiche.

Queste cellule possono essere coltivate e moltiplicate per decenni, creando "linee cellulari", spesso utilizzate negli esperimenti scientifici. 

Alcune linee cellulari fetali risalgono a decenni fa e vengono utilizzate nello sviluppo di nuovi vaccini; si tratta in particolare delle linee HEK293 e PER.C6. 

L'utilizzo di queste cellule non richiede quindi nuovi aborti: ha le sue origini negli aborti avvenuti negli anni '60, '70 e '80, indipendentemente da uno scopo farmaceutico.

Sorge la domanda se queste linee cellulari fetali siano assolutamente necessarie per lo sviluppo dei vaccini, e più in particolare del vaccino contro il Covid-19. 

La risposta è NO. 

E' possibile sviluppare eticamente vaccini senza cellule o basati su cellule animali, uova di gallina o lievito, e questo è ciò che stanno facendo diverse aziende farmaceutiche.

È quindi necessario comprendere le varie fasi di sviluppo di un vaccino in cui può intervenire l'utilizzo di linee cellulari ottenute da feti abortiti.

1. Fase di progettazione : questa è la concettualizzazione, gli esperimenti preparatori, le specifiche su come verrà prodotto il vaccino.

Aziende farmaceutiche e istituti di ricerca che hanno utilizzato linee cellulari di feti abortiti in questa fase:

- Altimmune (Stati Uniti) 

-  Astra Zeneca &  University of Oxford  (UK, USA)

-  CanSino Biologics, Inc. Beijing Institute of Biotechnology, Academy of Military Medical Sciences, PLA of China (Cina)

-  Gamaleya Research Institute  (Russia)

- ImmunityBio e NantKwest (Stati Uniti)

-  Janssen Research & Development , Inc. Johnson & Johnson (Stati Uniti)

-  Vaxart  (Stati Uniti)

-  Anhui Zhifei Longcom Biopharmaceutical / Institute of Microbiology, Chinese Academy of Sciences  (Cina)

-  University of Pittsburgh  (Stati Uniti)

2. Fase di produzione : viene prodotto il vaccino finale.

Aziende farmaceutiche e istituti di ricerca che  utilizzano linee cellulari di feti abortiti in questa fase:

- Altimmune (Stati Uniti)

-  Astra Zeneca University of Oxford  (UK, USA )

-  CanSino Biologics, Inc. Beijing Institute of Biotechnology, Academy of Military Medical Sciences, PLA of China (Cina)

- Gamaleya Research Institute  (Russia)

- ImmunityBio e NantKwest (Stati Uniti

-  Janssen Research & Development , Inc. Johnson & Johnson Vaxart  ( Stati Uniti ) 

- Vaxart (USA)

- University of Pittsburgh  ( Stati Uniti )

3. Fase di test del vaccino in laboratorio , prima che sia ampiamente distribuito.

Aziende farmaceutiche e istituti di ricerca che  utilizzano linee cellulari di feti abortiti in questa fase:

- Sinovac Biotech Co., Ltd. (Cina)

- ImmunityBio e NantKwest (Stati Uniti)

-  Anhui Zhifei Longcom Biopharmaceutical / Institute of Microbiology, Chinese Academy of Sciences  (Cina)

-  Medicago  (Canada)

-  Novavax (Stati Uniti)

-  Moderna, Inc. con il National Institute of Health  (Stati Uniti)

- P fizer e BioNTech  (Stati Uniti, Germania)

-  Sanofi Pasteur e Translate Bio  (Stati Uniti, Francia)

-  Inovio Pharmaceuticals  (Stati Uniti)

- Arcturus Therapeutics  (Stati Uniti)

Le aziende farmaceutiche che non utilizzano linee cellulari fetali in nessuna delle tre fasi  sono ( dal 10 novembre 2020, tenendo conto della fase di sviluppo dei vaccini) :

- Beijing Institute of Biological Products / Sinopharm  (Cina)

-  Wuhan Institute of Biological Products / Sinopharm  (Cina)

-  Barath Biotech / Indian Council of Medical Research (India)

-  John Paul II Medical Research Institute  ( Stati Uniti )

-  Valneva e Dynavax (Francia, Regno Unito, USA)

-  Institut Pasteur e Themis e Merck ( Stati Uniti , Francia)

-  Shenzhen Geno-immune Medical Institute ( Cina)

-  Merck e IAVI  ( Stati Uniti )

-  Clover Biopharmaceuticals, Inc.  (Cina)

-  Sanofi e GSK Protein Sciences ( Stati Uniti , Francia)

-  Sorrento ( Stati Uniti )

-  Università del Queensland e CSL Ltd. (Australia)

-  CureVac  (Germania)

-  Genexin (Corea)

-  Symvivo Corporation  (Canada )

-  Israel Institute for Biological Research (Israele)

NB: diverse aziende farmaceutiche non hanno ancora completato tutte le fasi del processo.

Il discernimento etico sui vaccini offerti può essere basato su diversi elementi:

- L'esistenza o meno di alternative ai vaccini sviluppati sulla base di queste linee cellulari derivate da feti abortiti: se esistono e sono accessibili vaccini eticamente sviluppati, è necessario dare loro la priorità.

- Il grado di distanza , nel tempo ma soprattutto nella responsabilità, tra l'aborto in questione e il paziente che viene vaccinato, ad esempio, la responsabilità del paziente che viene vaccinato è bassa rispetto a quella del ricercatore che utilizza queste linee cellulari e quindi incoraggia la produzione di linee simili.

-  Le fasi del processo di sviluppo del vaccino in cui sono state utilizzate le linee cellulari fetali: se il vaccino che il paziente riceve è stato prodotto sulla base di queste linee cellulari fetali (fase 2), il suo utilizzo alimenta la riproduzione delle cellule fetali. 

La cooperazione è più lontana, tuttavia, quando l'azienda farmaceutica ha testato solo alcune copie di questo vaccino su cellule fetali (fase 3).


Articolo tradotto e tratto da Istitut Europeen de Bioethique 

(Aggiornato il 14/12/20)

Post più vecchi Home page

Ultimo articolo

Gesù è Dio

Ci sono molti passi delle Scritture che attestano in una maniera o nell'altra che Gesù Cristo è Dio.  Ma i traduttori dei Testimoni di G...

Incontrare Gesù

Incontrare Gesù

Sperimenta anche tu l'amore di Dio!

Articoli più letti

  • L'Abbandono.
    Una Riflessione di Antonio Strigari.  "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? perché te ne stai lontano, senza s...
  • Giona e il ricino
    Una Meditazione di Antonio Strigari.  "Poi Giona uscì dalla città, e si mise a sedere a oriente della città; si fece quivi u...
  • Come salvare la propria anima
    Nel tempo, religioni e sette, con le loro regole sulle cose da fare e le cose da non fare, hanno indicato ognuna le proprie vie per giun...

Articoli su Israele

Articoli su Israele

Argomenti

Attualità (42) Cattolicesimo (7) Confronti (15) Etica (1) Evangelizzazione (28) Islam (14) Meditazioni (112) Natale (7) Pasqua (18) Perseguitati (20) Poesie (26) Su Israele (36) Testimonianze (40)

Autori degli articoli

  • Alessia Pasquino (1)
  • Alfredo Reitano (3)
  • Amedeo Bruno (5)
  • Anna Cipollaro (5)
  • Antonio Strigari (13)
  • Francesca Tavani (3)
  • Franco Previte (4)
  • John Kidd (3)
  • Luca Pinna (6)
  • Manuela Giannini (2)
  • Melchiorre Briganti (2)
  • Monica Origano (6)
  • Nicola Scorsone (43)
  • Paolo Fonte (3)
  • Paolo Moretti (3)
  • Patrizia Eydallin (9)
  • Rosaria Schimmenti (18)
  • Rudy Lack (2)
  • Silvia Baldi Cucchiara (9)
  • Simona Paciello (2)
  • willem glashouwer (5)

Tutti gli Articoli

Storie della Bibbia

Storie della Bibbia

Storie e disegni della Bibbia per i più piccoli.

Iesurun

Iesurun

Articoli e riflessioni su Israele: attualità, storia, religiosità, tradizioni ed altro.

Modulo di contatto






Copyright © 2007-2021 Il Blog di Incontrare Gesù

Created By ThemeXpose