50 Ave Maria x 31 = 1550

Una Riflessione di Nicola Scorsone. 

Continuando con la matematica, nel mese di maggio dedicato alla recita del rosario, moltiplicando 1550 per milioni nel mondo si arriva a miliardi di recite.
Di fronte a queste astronomiche cifre, Gesù, riguardo alla preghiera, ci dà un chiaro insegnamento: “Nel pregare non usate troppe parole come fanno i pagani, i quali pensano di essere esauditi per il gran numero delle loro parole… perché il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno, prima che gliele chiediate” (Matteo 6:7-8).

La Maria della Bibbia alle nozze di Cana, disse: “Fate tutto quel che vi dirà (Gesù)” (Giovanni 2:5).
Stranamente e contrariamente però, le varie Marie di Fatima, Medjugorje… incitano i fedeli a recitare più rosari possibili invitandoli in tal modo a riporre nelle loro mani la loro vita, nonché le sorti di tutto il mondo.
A chi dobbiamo dare ascolto?
Gesù insegna: “...qualsiasi cosa domanderete al Padre nel MIO nome, Egli ve la darà” (Giovanni 16:23).
Mentre le varie apparizioni mariane richiedono preghiere, suppliche, penitenze, sacrifici (o fioretti) rivolti al loro nome!

Nell’insegnamento biblico, giusto per avere una visione chiara di quella che è la volontà di Dio, non esistono preghiere rivolte ad alcuna creatura, ma solo ed esclusivamente a Lui, il Creatore.
Esempi di preghiere rivolte alle creature si trovano solo nei vangeli apocrifi, cioè falsi evangeli non ispirati da Dio.
Che tali testimonianze siano false è facile da capire, poiché nei suddetti testi, si racconta di un Gesù che, per esempio, a causa di torti subiti, si vendica uccidendo un bambino e trasformandone altri cinque in capretti.

Mia moglie con due soli bambini, fra le tante loro esigenze, arriva alla sera spossata, mi chiedo come potrebbe la madonna, che è umana come lei, assistere ed esaudire milioni di figli a lei attribuiti!?
Leggevo in due giornali religiosi:
1° “La madonna ascolta tutti!”.
Come potrebbe portare il peso di un mondo allo sfacelo, a lei spesse volte affidato!?
2° Una vignetta recitava: “Il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo e la madonna si fanno in quattro per noi”.
Potrebbe Maria, umile donna di Nazareth, essere aggiunta alla Trinità?
È forse ella onnipotente, onniveggente…?

Direi a tutte le donne che nel mese di maggio la esaltano: “Se voi foste Maria, farei bene a prostrarmi ai vostri piedi chiedendovi le grazie, invece che al Salvatore?
Potreste voi ascoltare e provvedere ai milioni di bisognosi imploranti?”.
Molte donne hanno risposto onestamente di no, perché come creature, si riconoscono impotenti.
Solo a Dio è possibile ogni cosa! Egli è chiaro nell’esprimere il Suo volere e la sua gelosia (Esodo 20:4-6), in tutta la Bibbia vieta di servire, implorare e adorare le creature, perché esse son solo misere illusioni!
Dedicarsi a tali culti non può fare altro che offendere profondamente la Sua gloria, la Sua potenza, la Sua indiscutibile maestà, nonché la Sua misericordia divina!

Il rosario non è altro che l’esaltazione di una creatura, che oltre tutto, supera di gran lunga quella dovuta al Creatore, basta confrontare le 50 Ave Maria, contro i 5 Pater Nostro.
Ciò è in netto contrasto con la chiara risposta che Gesù diede a Satana nel deserto: “Adora il Signore Dio tuo e a Lui solo rendi il culto” (Matteo 4:10).
Lo Spirito Santo guida il cristiano alla preghiera con sospiri ineffabili (Romani 8:26), solo nell’esaltare la persona del Padre nel nome di Gesù, nel Suo unico e sufficiente sacrificio, non in quello di altri!
Non vi è in tutta la Bibbia il benché minimo accenno, tanto meno nessun invito, a genuflettersi, o all’affidarsi (che è sinonimo di consacrarsi) a qualsiasi creatura, né di portargli in preghiera lode e ringraziamenti!

Per definire queste “manifestazioni” vengono usate parole difficili, quali: “dulia, iperdulia…”, fatto sta che in sostanza, il risultato non cambia, essa non è altro che adorazione, quindi idolatria.
Pregare poi, è un dialogare con Dio, non il recitargli una poesia, innumerevoli volte.
In preghiera l’uomo apre il suo cuore al Signore per affidargli i suoi bisogni, fra i quali il più grande e urgente non è tanto quello di una guarigione fisica (certo Dio fa anche quello!), ma piuttosto quello della salvezza dell’anima.

Una persona salvata da Gesù avrà un solo desiderio, che è quello di servire, ubbidire e adorare Lui solo, nell’unità della Trinità.
Ed ancora Gesù ripete: “Se uno mi ama... se mi è amico... osserverà la mia parola” (Giovanni 14:23; 15:14).
Tu lo sei?
Preghiamo dunque, affinché anche nel mese di maggio, il mese che tanta gente dedica (o consacra) a Maria, molti vogliano restituire il proprio cuore, contrito e ravveduto, al suo legittimo proprietario, il Signore Gesù, il divino Maestro, il Signore della gloria. Che così sia!

Giuseppe

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