Doni divini e libero arbitrio

Poesie

Una Meditazione di Rosaria Schimmenti

Tutto era buono quando un di creasti, Signore (Genesi 1).
Vi era l’armonia, la bellezza, la luce, la pace e la vita, e nel Tuo cuore di Padre vi era il desiderio di realizzare anche sulla terra un esistenza infinita.
L’uomo sentiva la Tua presenza e Tu comunicavi con Lui.
L’hai creato eterno, non mortale, ma con il libero arbitrio, affinché decidesse da se ciò che voleva realizzare e chi amare.
Gli hai dato un comandamento semplice ed elementare (Genesi 2: 16-17), come dice un proverbio: “Chi è fedele nel minimo è fedele nel molto”.
Come tutti i genitori, desideravi un rapporto fondato sulla fiducia e sull’amore, non volevi schiavi, ma dei figli che ti rispettassero, per poter condividere i tuoi beni e collaborassero per lo sviluppo e il progresso.

Inizialmente gli hai affidato il pianeta terra con tutte le risorse, perché ne avessero cura; lo hai creato a Tua immagine e somiglianza, con il grande privilegio di procreare, formare famiglie, popoli e nazioni, di acquisire la tua sapienza.
Cos’altro gli avresti affidato, in futuro, se si fossero mostrati fedeli?
Gesù dichiarò: “Se non siete fedeli nelle ricchezze ingiuste chi vi affiderà quelle vere?”.
Signore, durante i secoli ti sei formato un popolo dalla progenie di Abramo.
Gli hai dato comandamenti e statuti.
Hai chiamato Profeti, Giudici e Re, affinché governassero in armonia con le tue leggi e guidassero il tuo popolo nel sentiero della vita.
Come tutti gli esseri umani, per loro è stato difficile perseverare nella fedeltà, e si procurarono dolori e difficoltà e hai voluto, Signore, che la loro storia si scrivesse e fosse stata di lezione a popoli e nazioni.

I tuoi comandamenti sono la base dell’ordine, della sicurezza, della prosperità spirituale e materiale, della salvezza.
Questo lo notiamo nella vita dei tuoi servi, i Patriarchi, e di altri uomini di fede: non esisteva nessun povero o mendicante tra loro, erano tutti benestanti e capi tribù.
Quando i loro Re erano fedeli, tutto il popolo prosperava, era forte e non temevano i nemici, ma quando si allontanavano dai tuoi precetti erano sconfitti nelle guerre e dominati da nazioni straniere.
Nei tuoi comandamenti, Signore, vi è celata la chiave del vero progresso e della tua sapienza: il popolo che ti è fedele sarà al di sopra di tutti gli altri popoli.
Israele era stato chiamato a questo incarico, il profeta Geremia lo evidenzia, dicendo: “Convertiti Giacobbe! Perché dovresti dare i privilegi e la tua gloria ad altri? Cammina alla luce di Dio.
Noi siamo beati perché ci è stato rivelato ciò che piace al Signore” (Baruc 4:1-4).
I governi delle nazione terrene, non fondati sulla legge dell’Altissimo, non durano in eterno perché vi regnano disaccordi, incomprensione e rivalità; queste cose li rendono instabili, ma il governo della nazione che accetterà l’Iddio di Giacobbe e le sue leggi come fondamenta e seguirà il condottiero e Salvatore Gesù Cristo, durerà in eterno, sarà la nazione al di sopra di tutte le altre e punto di riferimento.

Il profeta descrive a riguardo: ”Al tempo di quei re, il Dio del cielo farà sorgere un regno che non sarà più distrutto in eterno e la cui sovranità non verrà trasmessa ad altro popolo; esso stritolerà e annienterà tutti gli altri regni e durerà per sempre” (Daniele 2:44).
Gesù ci insegnò a pregare: "Venga il tuo (di Dio) Regno e sia fatta la tua (di Dio) volontà, come in cielo così in terra".
Chi desidera realmente collaborare con Dio alla restaurazione del suo regno?
L’invito è sempre valido (perché constatiamo che ancora non si è realizzato pienamente) .
Principalmente, l’invito è rivolto a chi prende le direttive nelle nazioni; secondariamente, al popolo comune, responsabile del governo del paese e della singola famiglia.
Ai nostri giorni (anche se vi sono moltissime chiese di varie denominazioni religiose e la maggioranza delle persone aderisce ad una di queste) siamo quasi tutti immersi nel ritmo frenetico e spaventoso del materialismo: la corsa agli acquisti, ai divertimenti e al benessere; mentre in altre zone della terra vivono nella miseria.
I mass media ci comunicano notizie allarmanti riguardo il nostro pianeta, molte famiglie in disaccordi, divorzi, solitudine e depressioni in aumento.

Una mattina, i miei animali domestici mi hanno dato l’occasione di riflettere.
Quando mi alzo il mio cane è lì a farmi festa, i mio gatto mi viene incontro, sempre tranquillo, dolce e affettuoso, nel mio acquario i pesci si dirigono verso di me, le mie piante tutte inclinate verso la luce della finestra, dove entra il sole, e noi creature superiori verso chi rivolgiamo la nostra attenzione?
Chi è il nostro punto di riferimento per mostrare rispetto, riconoscenza e amore?
Diversi uomini della storia che desideravano la pace e un mondo migliore hanno preso la decisione (anche se sono vissuti in epoche diverse), hanno seguito la stessa bussola, testimoniando a Dio e agli uomini con la vita vissuta e con la seguente frase: “La tua parola, oh Signore, è una lampada al mio piede e una luce sul mio cammino”.

Rosaria Schimmenti

Giuseppe

2 commenti:

  1. Cari amici complimenti per il vostro sito ho apprezzato molto i riferimenti ad israele.Io ho studiato un po' di cabala ebraica mi piacerebbe ne parlaste.Colgo l'occasione di segnalarvi il sito www.cattolicioggi.it
    Pace e bene
    luigi fabiano

    RispondiElimina
  2. Caro Luigi,
    inizia tu a parlarci della Cabala Ebraica. Fai una breve presentazione.
    Grazie.
    Saluti.
    Giuseppe

    RispondiElimina

I commenti vengono monitorati.
Verranno pubblicati solo i commenti firmati, che non hanno frasi ingiuriose e oscene, e che non offendono l'autore del post, ne il sito.