Il significato di questo verbo comprende l’adorazione, il ringraziamento, la confessione e l’invocazione.
Il modello di preghiera per eccellenza ce l’ha lasciato Gesù col “Padre Nostro” (Matteo 6:9-13).
Nella Bibbia troviamo disposizioni chiare e dettagliate sulla preghiera, che il Signore stesso nella Sua immensa bontà ci ha voluto dare, affinché chiunque desideri riporre in Lui la propria vita, possa vivere serenamente alla Sua volontà, e camminare per sempre alla luce della verità, evitando così di scivolare in inutili tradizioni pagane.
Tramite la Bibbia Dio ci parla, e tramite la preghiera noi abbiamo l’opportunità, anzi il privilegio di parlare con Lui.
Dio non ci ha dato questo mezzo per comunicare con gli uomini dell’al di là, infatti i centinaia di salmi e di preghiere contenute nella Bibbia sono tutte preghiere, suppliche e lodi indirizzate esclusivamente all’Unico ed Eterno Dio.
Quali sono a tal riguardo le indicazioni di Dio?
La Sua Parola non ci parla di mediatori, ma dell’Unico Mediatore, Gesù, il Messia, il Figlio unigenito di Dio, il solo onniveggente, onnisciente, onnipresente e onnipotente, il solo dunque che può ascoltare e veramente soccorrere tutti (1 Timoteo 2:5).
Gesù stesso ci ha insegnato che, se vogliamo che tutte le nostre richieste giungano al Padre, debbono esser espresse nel Suo nome, l’unica Via (Giovanni 14:6/13; 15:16; 16:23-26).
Per avvicinarci al Padre, il Suo Sangue, i Suoi meriti, sono il solo fondamento, la sola fonte di santità e grazia!
Non c’è nessun uomo, per quanto pio e buono, che possa sostituirsi a Lui davanti agli occhi santissimi di Dio (Atti 4:12).
Ricordiamoci che siamo tutti peccatori e che non c’è nessun giusto fra gli esseri umani! (Romani 3:21/28). La preghiera non è una recita, un obbligo, o peggio, una penitenza, ma è aprire il nostro cuore alla presenza di Dio.
Gesù diceva: “Nel pregare non usate troppe parole come fanno i pagani, i quali pensano di essere esauditi per il gran numero delle parole… poiché il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno, prima che gliele chiediate” (Matteo 6:7-8).
Recitare belle composizioni poetiche, che magari non sono nemmeno rivolte al Suo Nome, secondo voi è gradito a Dio?
Per questo l’apostolo Paolo esortava a pregare con lo spirito, ma anche con l’intelligenza (1 Corinzi 14:15).
La preghiera che Dio gradisce deve esser fatta con fede, perseveranza, secondo la volontà di Dio (Matteo 21:22) e nel nome prezioso di Gesù.
Allo stesso modo ancora, lo Spirito Santo ci aiuta a pregare come si conviene, intercedendo per noi con sospiri ineffabili, secondo il volere di Dio (Romani 8:26-27).
La preghiera più urgente e più importante in mezzo ad un mondo che muore, è quella che riguarda l’avanzamento del Regno di Dio e la salvezza dell’anima.
Allora si, come diceva il re Davide: “Noi canteremo di gioia per la Tua vittoria, alzeremo le nostre bandiere nel nome del nostro Dio” (Salmo 20).
Che il Signore esaudisca tutte le vostre richieste e vi risponda dal Suo santo trono celeste.
Una Meditazione di Nicola Scorsone
Il modello di preghiera per eccellenza ce l’ha lasciato Gesù col “Padre Nostro” (Matteo 6:9-13).
Nella Bibbia troviamo disposizioni chiare e dettagliate sulla preghiera, che il Signore stesso nella Sua immensa bontà ci ha voluto dare, affinché chiunque desideri riporre in Lui la propria vita, possa vivere serenamente alla Sua volontà, e camminare per sempre alla luce della verità, evitando così di scivolare in inutili tradizioni pagane.
Tramite la Bibbia Dio ci parla, e tramite la preghiera noi abbiamo l’opportunità, anzi il privilegio di parlare con Lui.
Dio non ci ha dato questo mezzo per comunicare con gli uomini dell’al di là, infatti i centinaia di salmi e di preghiere contenute nella Bibbia sono tutte preghiere, suppliche e lodi indirizzate esclusivamente all’Unico ed Eterno Dio.
Quali sono a tal riguardo le indicazioni di Dio?
La Sua Parola non ci parla di mediatori, ma dell’Unico Mediatore, Gesù, il Messia, il Figlio unigenito di Dio, il solo onniveggente, onnisciente, onnipresente e onnipotente, il solo dunque che può ascoltare e veramente soccorrere tutti (1 Timoteo 2:5).
Gesù stesso ci ha insegnato che, se vogliamo che tutte le nostre richieste giungano al Padre, debbono esser espresse nel Suo nome, l’unica Via (Giovanni 14:6/13; 15:16; 16:23-26).
Per avvicinarci al Padre, il Suo Sangue, i Suoi meriti, sono il solo fondamento, la sola fonte di santità e grazia!
Non c’è nessun uomo, per quanto pio e buono, che possa sostituirsi a Lui davanti agli occhi santissimi di Dio (Atti 4:12).
Ricordiamoci che siamo tutti peccatori e che non c’è nessun giusto fra gli esseri umani! (Romani 3:21/28). La preghiera non è una recita, un obbligo, o peggio, una penitenza, ma è aprire il nostro cuore alla presenza di Dio.
Gesù diceva: “Nel pregare non usate troppe parole come fanno i pagani, i quali pensano di essere esauditi per il gran numero delle parole… poiché il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno, prima che gliele chiediate” (Matteo 6:7-8).
Recitare belle composizioni poetiche, che magari non sono nemmeno rivolte al Suo Nome, secondo voi è gradito a Dio?
Per questo l’apostolo Paolo esortava a pregare con lo spirito, ma anche con l’intelligenza (1 Corinzi 14:15).
La preghiera che Dio gradisce deve esser fatta con fede, perseveranza, secondo la volontà di Dio (Matteo 21:22) e nel nome prezioso di Gesù.
Allo stesso modo ancora, lo Spirito Santo ci aiuta a pregare come si conviene, intercedendo per noi con sospiri ineffabili, secondo il volere di Dio (Romani 8:26-27).
La preghiera più urgente e più importante in mezzo ad un mondo che muore, è quella che riguarda l’avanzamento del Regno di Dio e la salvezza dell’anima.
Allora si, come diceva il re Davide: “Noi canteremo di gioia per la Tua vittoria, alzeremo le nostre bandiere nel nome del nostro Dio” (Salmo 20).
Che il Signore esaudisca tutte le vostre richieste e vi risponda dal Suo santo trono celeste.
Una Meditazione di Nicola Scorsone