"La mamma ci ama" dice Isham a un collaboratore della Missione per la Chiesa Perseguitata, "lei ci portava al bazar, e io la aiutavo nei lavori domestici di tutti i giorni, come pulire o altri semplici compiti che potevo eseguire.
Lei ci aiutava sempre a prepararci per la scuola prima di recarsi al lavoro".
Isha, che ha 12 anni, e Isham, che ne ha 8, stanno vivendo senza la loro mamma da più di due anni, e l'hanno vista una sola volta dallo scorso marzo.
Mentre le figlie di Asia Bibi pregano per la sua scarcerazione, lei siede da sola in una cella di poco più di un metro e mezzo per due, condannata alla pena di morte e aspettando una possibile esecuzione.
Il suo "crimine" è stato quello di dire la verità sulla propria fede.
Asia è una normale cristiana pakistana, una raccoglitrice di frutta, ma è un collegamento vitale nel piano di Dio per portare la Sua verità al Pakistan e al mondo intero.
Nel Pakistan di oggi, i musulmani militanti vedono Asia e altri coraggiosi cristiani pakistani come blasfemi.
Loro si sentono insultati e offesi dalla verità del Vangelo, e pensano di servire Allah bruciando chiese o imprigionando e uccidendo cristiani.