Una Riflessione di Amedeo Bruno.
Dopo la crescita economica e industriale, cominciata negli anni sessanta, e proseguita negli anni settanta e ottanta, abbiamo assistito, dagli anni novanta in poi, ad un calo costante del benessere mondiale.
Gli ultimi mesi dell’anno 2007, hanno dato inizio a quella che possiamo chiamare la più grande crisi economica del nostro tempo, poi, con l’anno 2008, la crisi ha preso campo in quasi tutto il mondo: prima con l’aumento continuo e ingiustificato del prezzo del petrolio, che ha provocato il crollo di molti settori produttivi; poi con la crisi dei mutui, cominciata col fallimento della grande banca americana Lehman Brothers, che ha fatto tremare tutto il sistema bancario mondiale e infine con la caduta delle borse che ha gettato nell'incertezza tutta l’economia mondiale.
La Bibbia già da molto tempo ci avverte dell’arrivo di tempi difficili, ed ecco ora li vediamo arrivare. L’apostolo Paolo scrisse a Timoteo: “Or sappi questo, che negli ultimi giorni verranno tempi difficili, perché gli uomini saranno egoisti, amanti del danaro e del piacere, superbi, spietati, traditori …”.
Il Signore Gesù stesso, parlando dei tempi della fine, disse: “Voi udrete parlare di guerre e rumori di guerre, ma guardatevi di non turbarvi perché bisogna che questo avvenga, ma non sarà ancora la fine, poiché si leverà nazione contro nazione, regno contro regno, e ci saranno pestilenze, carestie e terremoti in vari luoghi, ma tutto questo non sarà che principio di dolori” (Matteo 24:6-8).