Un articolo di Maurizio Molinari.
Da La STAMPA del 18 settembre 2007.
«Per evitare la Terza Guerra Mondiale bisogna impedire all'Iran di avere l’atomica».
E’ la prima volta che George W. Bush lega il programma nucleare di Teheran ad un conflitto di dimensioni planetarie e lo fa durante una inattesa conferenza stampa, convocata nella Bradley Room della Casa Bianca per rispondere alle sfide diplomatiche arrivate da Mosca e da Pechino.Al mattino Bush ha visto campeggiare sui quotidiani le foto del sorridente Vladimir Putin a Teheran, vicino a Mahmud Ahmadinejad.
All'abbraccio fra i presidenti di Russia e Iran unito al monito del Cremlino contro l’uso della forza, Bush risponde alla sua maniera, va al contrattacco.
«Finora la Russia ha sempre votato con il Consiglio di Sicurezza le sanzioni contro il programma nucleare - esordisce - e più che alle foto stampate crederò a quanto mi dirà Putin sui colloqui avuti a Teheran».
Ma in attesa che ciò avvenga l’inquilino della Casa Bianca vuole far capire al leader russo - ed anche ad Ahmadinejad - che l’America non consentirà mai all'Iran di coronare la corsa all'atomo.
Da qui la scelta di una inedita terminologia: «In Iran c’è un leader che vuole distruggere Israele, per questo ho detto che se si è interessati ad evitare una Terza Guerra Mondiale bisogna voler prevenire la possibilità che l’Iran abbia la conoscenza necessaria per realizzare la bomba».
Ciò significa che la Casa Bianca ha pochi dubbi sul fatto che se Amadinejad avrà la bomba la userà contro Israele, scatenando un conflitto atomico dalle conseguenze non prevedibili.