Il Blog di Incontrare Gesù

Articoli di attualità, esperienze personali e meditazioni su argomenti etici morali, sulla fede cristiana e sulla religione in generale.

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Certo, il nuovo anno ci proietta nel futuro, ma è indispensabile nel presente fare un bilancio di quelli passati.
Per le cose materiali c'è la naturale tendenza a migliorare: con una cassaforte sempre più grande, una casa più confortevole ecc...
Quanti nuovi anni abbiamo trascorso in questa ottica?
Per le cose spirituali ed eterne invece ci si lascia trascinare e ci si lascia vivere nella routine religiosa, filosofica, atea, o altro; anno dopo anno senza badarci più di tanto.

Un giorno mi trovai a fare dei conti spirituali con due nonnine che tornavano dalla messa.
Domandai loro: "Quando una persona ammalata fa una cura, che risultato si aspetta?".
"Che guarisca!", risposero.
"E se non funziona", replicai.
"Beh!, allora la si cambia con un'altra e la precedente si butta nella spazzatura".
"Voi", ripresi, "spiritualmente per la vostra vita avete fatto tutta la cura che c'era da fare: vi siete battezzate, avete fatto la comunione, la cresima, vi siete sposate religiosamente, avete seguito tutte le messe, il rosario l'avete recitato centinaia di volte ecc... ecc...".

A questo punto mi fermai e domandai: "Quanti anni avete? Da quanti anni fate questa cura?".
Una disse che aveva 75 anni e l'altra 80.
"Allora ditemi", ripresi, "dopo 75 e 80 anni, che certezze avete? Con la vostra malattia (il peccato) a che punto siete? Siete state guarite? Cioè siete state salvate? Avete la Vita eterna? Avete la certezza di andare in Paradiso?".
Ambedue alzarono le spalle in segno d'incertezza.
"Allora", dissi, "questa cura non funziona, è meglio buttarla; che senso ha continuare per altri 80 anni in questa situazione?".

Noi vogliamo ribadire con forza che c'è una soluzione, da 2.000 anni.
Non è una medicina, non è una religione, non è una magia, è una persona e si chiama GESÙ.
Un giorno dei sacerdoti dissero a Gesù: "Perché mangiate e bevete con i peccatori?".
Gesù rispose loro: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, bensì i malati.
Io non sono venuto a chiamare dei giusti, ma dei peccatori a ravvedimento" (Luca 5:30-32).

Un'altra volta, in sintesi, gli dissero: "Noi stiamo benissimo, ci vediamo bene, non siamo ciechi".
Gesù rispose loro: "Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite che ci vedete, il vostro peccato rimane" (Giovanni 9:35-41).
La medicina giusta: "...il sangue di Gesù, Figlio di Dio, ci purifica da ogni peccato" (1 Giovanni 1:7-9).
Continuerai in questo Nuovo Anno a vivere nel tuo stato di perdizione?
O sceglierai oggi il vero Dottore con la vera medicina?

Una Riflessione di Nicola Scorsone
Hai sentito dell’orologio che ha avuto un esaurimento nervoso? 
Un giorno incominciò a pensare a quanto avrebbe dovuto ticchettare durante l’anno successivo. 
Calcolando due ticchettii al secondo, 120 al minuto, 7200 all'ora, 172.800 al giorno e 1.209.600 ogni settimana, l'orologio si rese subito conto che per i 12 mesi successivi avrebbe dovuto ticchettare quasi 63 milioni di volte... 

Più ci pensava e più diveniva ansioso. 
Alla fine la pressione fu troppa e l’orologio ebbe un esaurimento nervoso. 
Allo psichiatra confidò di non avere la forza di ticchettare tanto. 
Il medico chiese: “Ma quanti ticchettii devi fare alla volta?”. 
L’orologio rispose: “Soltanto uno”. 
“Bene, allora fanne uno alla volta e non ti preoccupare di quello seguente”, consigliò il medico, “sono sicuro che te la caverai bene". 
L’orologio fece proprio così... e continuò la sua vita felice e contento.


Anche tu a volte ti trovi di fronte a qualche problema che ti sembra insormontabile? 
Il peso che da tanto tempo stai portando ti appare troppo gravoso? 
Il futuro appare minaccioso? 
Getta il tuo peso sul Signore, chiedigli di aiutarti oggi. 
Come disse Gesù: “Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno” (Matteo 6:34). 
Prendi un ticchettio alla volta! 

Quando ogni preoccupazione viene portata a Dio con fede, non abbiamo più il terreno sul quale fondare le nostre ansietà. 
In questo anno che si sta concludendo, come quello che comincia, forse come l’orologio depresso siamo passati e passeremo attraverso tante prove, ma eccoci ancora qui, vivi! (Lo dimostra il fatto che stai leggendo questo scritto). Una fortuna? 
No, un favore da parte di Dio, che concede ancora del tempo per riconciliarci con Lui.


Chi confida in Gesù ha messo il futuro nelle Sue mani e sa che, qualunque cosa accada, il suo Dio e Padre gli sarà al fianco per incoraggiarlo, aiutarlo, consolarlo... 
Sa che si avvicina sempre di più il momento in cui Gesù ritornerà per prendere tutti i Suoi e portarli alla presenza del Padre, dove la felicità è infinita ed eterna. 
Allora sì, veramente, “il meglio è davanti”.


Per chi non conosce ancora Gesù personalmente, incomincia un nuovo anno di opportunità... per farlo. 
Caro amico, se non hai certezze riguardo l'avvenire, se oggi sei dominato dalla paura, allora ti diciamo: "Vai ora a Gesù". 
Egli vuole trasformare il tuo duolo in gioia e riempire il tuo cuore del Suo amore e della Sua pace.


Una Meditazione di Andrea Scorsone

Una Poesia di Rosaria Schimmenti.

Il Figlio di Dio, Gesù era il cuore del Padre, e ci e stato donato. 
A sua volta il Padre dimorava nel cuore del Figlio,
e ci e stato rivelato.
Sono venuti sulla terra per soccorrerla, illuminarla,
ed indicare il sentiero della vita.

Dio ha donato il suo cuore al mondo: il Figlio,
e noi dobbiamo donare il cuore a Dio,
che è nostro Padre,
affinché si realizzi comunione ed unità,
che è necessaria per sconfiggere ogni sorta di sofferenza e mortalità.

Questa è la verità e la via della vita,
che fa sbocciare i fiori della salute e della sicurezza.

Non vi sarà più il debole, perché è rafforzato.
Non esisterà più l’afflitto, perché è consolato.
Non vi sarà più il malato, perché è sanato.
Ed il miracolo della gioia  della vita  si è realizzato,
perché abbiamo accolto il dono di Dio: Gesù,
nel nostro cuore,
nelle nostre case,
nelle nostre famiglie.
Uniamoci al coro degli angeli e cantiamo:

“GLORIA A DIO NELL'ALTO DEI CIELI”

Perché la sua volontà si compia anche sulla terra,
e tutti gli uomini di buona volontà costruiranno sulle fondamenta di Cristo,
e la pace si propagherà nel mondo intero.
Così sia!
(Apocalisse 21:3-7)
E’ risaputo che Gesù non nacque il 25 dicembre.
Questa data fu scelta dalla Chiesa in Occidente, perché era già una festività pagana.
Il 25 dicembre ricorreva la festa romana Dies Natalis Invicti Solis del compleanno del sole "non conquistato dalle tenebre", che al solstizio invernale iniziava a prolungare la luce del giorno.
Prima del 336 d.C., non potendo estirpare questa festività pagana, la Chiesa di Roma la spiritualizzò come festa della natività "del Sole di giustizia sorto a Betlemme".

Ma allora quando nacque Gesù? Che indicazioni ci dà la Scrittura?
Elisabetta rimane incinta quando il marito Zaccaria, levita del turno di Abija, serviva al Tempio (Luca 1:5-25).
C’erano 24 famiglie di Leviti che servivano a turno nel Tempio, due ogni mese: Abija era nell’ottavo turno (1 Cronache 24:10).
L’anno religioso Ebraico inizia il primo giorno del mese di Nisan (Marzo-Aprile), (Esodo 12:2-6), "il primo dei mesi", il mese della Pesah, la Pasqua (il 15° giorno).
Quindi il turno di Zaccaria discendente della famiglia di Abija era nel mese di Tammuz (Giugno-Luglio), (l’anno civile Ebraico inizia il primo giorno di Tishri (Settembre-Ottobre), con la festa di Rosh Hashanah - Capodanno).

Maria andò a fare visita ad Elisabetta sua parente incinta di sei mesi, mentre lei rimase incinta in quei giorni (Luca 1:26-45), cioè tra la fine del mese di Kislev (Dicembre) e l’inizio del mese di Tevet (Dicembre-Gennaio).
Giovanni il battista, cugino di Gesù, nacque nel mese di Nisan (Marzo-Aprile) mentre Gesù, molto probabilmente, nacque sei mesi dopo, nel mese di Tishri (Settembre-Ottobre).

Poiché Dio non ha stabilito le Feste Ebraiche a caso, ma le ha collegate ad uno specifico evento significativo per la salvezza dell’umanità (la Pasqua = morte e risurrezione di Gesù; la Pentecoste = discesa dello Spirito Santo) è molto probabile che Gesù, essendo nato nel mese di Settembre, sia nato durante la Festa dei Tabernacoli, magari nel settimo e più importante giorno della Festa, chiamato "Hoshana Raba" o "il Grande Osanna" (Salmi 118:25).

Sia nella Bibbia che negli scritti rabbinici la Festa dei Tabernacoli simboleggia i giorni del Messia: "Quel giorno io rialzerò la capanna (tabernacolo, tenda) di Davide che è caduta" (Amos 9:11), vuol dire che la linea regale di Davide sarà ristabilita, che il Messia siederà sul trono di Davide e governerà la Terra con una verga di ferro.
"E la Parola (Gesù Cristo) è divenuta carne ed ha abitato (letteralmente dal greco: "ha abitato come in un tabernacolo" o "ha tabernacolato" o "ha abitato in un rifugio temporaneo") per un tempo fra di noi" (Giovanni 1:14); "Egli (Gesù) è lo splendore della Sua (di Dio) gloria" (Ebrei 1:3).

Nella carne di Gesù la gloria di Dio ha "tabernacolato" tra di noi.
Gesù fu concepito a Dicembre, ma nacque a Settembre; la Parola è diventata carne al momento del suo concepimento non alla sua nascita.
La Chiesa celebra la cosa sbagliata nel momento giusto.
Il 25 Dicembre si festeggia la nascita di Gesù nel tempo in cui invece si dovrebbe festeggiare il suo concepimento, la Parola che diventa carne.

Uno studio di Corrado Maggia
L'arte del vasaio è una delle più antiche del mondo, e i suoi metodi, con il passare del tempo, sono cambiati assai poco.
Il profeta Geremia, come del resto Isaia, ne fanno accenno (Geremia 18:1-4).
Mentre il profeta stava osservando, il vasaio prese un pezzo di argilla bagnata da una zolla che stava al suo fianco, la mise sulla ruota ed iniziò a plasmarla secondo la foggia che aveva in mente.
Mentre la completava, l'argilla prendeva forma sotto le sue mani, alcune parti cadevano per terra ed altre sulla ruota.
Con grande sorpresa di Geremia, il vasaio non gettava via i frammenti di argilla, ma li raccoglieva e li trasformava nuovamente in un altro vaso.
Il concetto di Low Cost (basso costo) è ormai noto alla pubblica opinione. 
Inizialmente fu usato per definire quelle compagnie aeree che, abbattendo tutti i costi superflui e riducendo i servizi, erano in grado di vendere biglietti a prezzi molto bassi.
In seguito, il concetto di Low Cost è stato applicato a una miriade di beni e servizi (dagli alberghi, agli abiti, alle autovetture e perfino a computer e telefonini).
L'idea, vecchia come il mondo, è quella di soddisfare il desiderio del compratore di ottenere il massimo col minimo sforzo.
Come ci insegna la cronaca, non sempre il Low Cost lascia i clienti soddisfatti e non sempre questo business porta profitti.

Nel campo morale e spirituale l'idea di avere senza pagare o di abbassare il prezzo causa molte amarezze e dolori, allontanando le persone dalla Grazia e dalla benedizione di Dio.
Per esempio, l'arresa e, di conseguenza, il servizio a Dio NON può essere Low Cost.
". ..io non offrirò al Signore ciò che è tuo, ne offrirò un olocausto che non mi costi nulla" (1° Cronache 21:24).

A proposito dell'essere Suoi discepoli, Gesù un giorno disse: "Chi di voi, infatti, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolare la spesa per vedere se ha abbastanza per poterla finire?" (Luca 14:28).
Quanta gente oggi pensa di poter dire "Signore, Signore. ..", e poi vivere la propria vita ignorando i costi di una tale dichiarazione?

Essere discepoli di Cristo non è semplicemente una questione di etichetta o di sentimenti; è qualcosa di più concreto, definitivo e totalizzante: "Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, e la moglie, i fratelli, le sorelle e persino la sua propri vita, non può essere mio discepolo; e chi non porta la sua croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo" (Luca 14:26-27).

Qui non si parla di opere meritorie, ne di acquisire un qualche vanto agli occhi di Dio, è qualcosa di diverso; significa sapere che seguire Cristo ha un costo, che non è per nulla "Iow".
Molti cristiani sono disposti a dare a Cristo soltanto briciole del loro tempo, delle loro forze, dei loro desideri e dei loro pensieri; essi dimenticano (talvolta volontariamente) che seguire Gesù significa tagliare certi ponti, rinunziare a certe cose per sempre, apprezzando il valore della chiamata ricevuta.

Ascoltiamo l'Apostolo Paolo: "Ma ciò che per me era un guadagno, l'ho considerato come un danno, a causa di Cristo; anzi, a dire il vero, ritengo che ogni cosa sia un danno di fronte all'eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho rinunciato a tutto. 
Io considero queste cose come tanta spazzatura, alfine di guadagnare Cristo!" (Filippesi 3:7- 8).
Signore aiutaci!

Dovunque siamo e dovunque andremo, nei giorni a venire, non lasciamoci trarre in inganno dalla mentalità del Low Cost nelle cose vere ed eterne della vita.
Siamo saggi!
Impariamo a riconoscere la tentazione e a rifiutare il peccato, perché, altrimenti cedendovi, pagheremo costi altissimi.

Apprezziamo il grande valore del sacrificio di Cristo per goderne, mediante la fede, gli effetti e per odiare il male e il peccato!
Dedichiamoci a Cristo e al Suo servizio, costi quel che costi, non ci rimetteremo mai, perché il nostro Signore è "... ricco verso tutti quelli che lo invocano" (Romani 10:12).

Una Meditazione di Aniello Esposito
Vangelo di Giovanni 3:1-5 
"Se vuoi essere salvata e andare in paradiso devi nascere di nuovo!". 
Questo mi disse mia mamma già "convertita", quando io le dissi che credevo in Dio, ma che, secondo me, ogni religione andava bene a Lui; purché la persona fosse sincera e non facesse del male al prossimo.
Quante volte ho sentito queste frasi anche da altre persone!
Ed esse credono di essere nel giusto!
Le religioni sono ormai tantissime, come sono tantissimi i modi di pensare; l'Ecumenismo è dilagante, perché fa moda il buonismo a tutti i costi, e se non si pensa come la massa si è fanatici!

Voglio farmi (e farvi) una domanda: "Ma Dio cosa ne pensa? Siamo sicuri che il nostro modo di agire e di pensare gli piaccia?".
Volutamente ho inserito in questo mio scritto, più volte, la parola pensare, perché, purtroppo, ci facciamo condizionare da quello che pensano gli altri e ci costruiamo un credo basato solamente sul sentito dire e non su una propria meditazione e ricerca.

Voglio raccontarvi cosa disse Gesù, il Figlio Dio ad un maestro della Legge di allora, che lo aveva interpellato circa i miracoli che lui compiva: "Rabbi noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio, perché nessuno può fare questi miracoli che tu fai se Dio non è con Lui". 
Gesù rispose a Nicodemo: "In verità, in verità ti dico se uno non nasce di nuovo non può vedere il regno di Dio". 
Nicodemo meravigliato risponde: "Come può un uomo rinascere quando è già vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel grembo di sua madre?". 
Gesù rispose: "In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di acqua e di Spirito non può entrare nel regno di Dio".

Gesù per la seconda volta ha parlato della Nuova Nascita come della cosa più importante per un uomo; spiega ad un uomo istruito nella Legge, un fariseo, cosa si deve fare per ottenere la Salvezza eterna, e ripete due volte "Acqua e Spirito", dove Acqua è la Parola di Dio e Spirito è lo Spirito Santo, e sono le sole "cose" che permettono a colui che crede di entrare nel Regno di Dio ed essere salvato.

Ma cos'è, effettivamente, questa Nuova Nascita, e come si può essere salvati?
Molte persone sulla terra, o in Italia, dicono di leggere i Vangeli e di conoscere Gesù, ma come Nicodemo non riescono a capire questo passo del Vangelo di Giovanni, dando mille spiegazioni, ma nessuna è convincente.
Come quel dottore della Legge, pensano di sapere, ma non riescono a penetrare nella Scrittura, perché per farlo ci vuole l'aiuto dello Spirito Santo, il quale apre il cuore e la mente.

Ma con l'aiuto dello Spirito Santo ci rivolgiamo umilmente a Gesù riconoscendo che siamo peccatori, perciò bisognosi di perdono, di conseguenza crediamo con tutto il nostro cuore che Gesù è il Signore (cioè Dio che salva), e con la nostra bocca facciamo pubblica dichiarazione: questa è la Salvezza.(Romani 10:9).

Dopo aver fatto questo, avremo la testimonianza interiore (naturalmente avvallata dalle Sacre Scritture) che il nostro spirito è stato vivificato direttamente da Dio, e che siamo divenute nuove creature.
Questo è quello che pensa Dio.
Lui vorrebbe che tutti la pensassimo così, come Lui, che lo accettassimo nel nostro cuore per diventare suoi figli.
Vuoi farlo anche tu?

Una Riflessione di Monica Origano

C’è una grande ricerca e una aspettativa solo per i miracoli fisici, anche se alla fine, il corpo andrà sempre alla polvere; nessun interesse, invece, per quello più importante ed eterno: la salvezza dell’anima, che è eterna.
Gesù, e solo Lui, può farlo; fa grazia e guarisce il corpo, ma Egli però è venuto principalmente per salvare l’uomo dal cancro del peccato.
“Io sono venuto” disse Gesù, “ perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza” (Giovanni 10:10); sia quella fisica che quella spirituale ed eterna.
Quanto è il suo costo? Il cielo è gratuito o niente! La vita eterna è gratuita o niente!
A noi non costa nulla, ma Gesù ha pagato duramente il nostro debito in croce, per questo Dio Padre, che ti ha tanto amato da far morire il Suo unico Figlio al posto tuo, fa dichiarare solennemente nella Bibbia: “Come scamperemo noi se trascuriamo una così grande salvezza?” (Ebrei 2:3).
Desidera, cerca, chiedi la salvezza dell’anima, ed Egli non mancherà di benedire anche la tua vita fisica.
La Bibbia si conclude con un bel desiderio di Dio per te: “La grazia del Signore Gesù sia con tutti voi” (Apocalisse 22:21).
Che anche il tuo più grande desiderio sia per Lui.

Una Riflessione di Nicola Scorsone
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