Il peccato è una cosa che Dio non può tollerare; chi cammina col Signore odia il peccato, sempre più, in virtù del fatto che, per grazia Sua, abbiamo creduto in lui.
Lo Spirito Santo mette in noi la nuova vita e desideriamo con tutto il cuore non far soffrire il nostro caro Padre, che ha compiuto per noi la grande opera di salvezza tramite Gesù.
Questo tema è degno di essere approfondito, perché è molto importante per la nostra crescita spirituale.
Possiamo non avere la consapevolezza del peccato sino a quando Dio non risveglia la nostra coscienza, toccando il nostro cuore; Lui ci fa partecipe della Sua natura e della Sua vita divina, così che possiamo valutare la differenza tra il peccato e la santità, rendendoci coscienti delle conseguenze del peccato.
Allora nasce in noi un sincero desiderio di ravvedimento e di perdono.
Così incomincia a prendere valore, per noi, la Sua presenza, la lealtà, l'amore, l'ubbidienza..., perché incominciamo a scoprire il Suo cuore a livello spirituale.
Purtroppo oggi, anche negli ambienti religiosi, si parla poco di santità e di santificazione, addirittura alcuni cercano di coprire il peccato, sottovalutandolo.
In molti passi della Bibbia viene menzionato di non perseverare nel peccato, e questo è possibile a chi crede e persevera nella preghiera.
"Se diciamo di non aver peccato, lo facciamo bugiardo (Dio) e la Sua parola non è in noi", 1 Giovanni 1:10;
"Se diciamo di avere comunione con Lui (Dio), e camminiamo nelle tenebre, noi mentiamo e non mettiamo in pratica la verità", 1 Giovanni 1:6;
"Se voi sapete che Egli (Dio) è giusto, sappiate che chiunque pratica la giustizia è nato da lui", 1 Giovanni 2:29;
"... ma chi odia proprio fratello è nelle tenebre, cammina nelle tenebre e non sa dove va, perché le tenebre gli hanno accecato gli occhi", 1 Giovanni 2:11.
Lasciamoci avvolgere da tutta la Parola di Dio, non solo dai comandamenti che più ci fanno comodo, infatti "... tutta la Parola di Dio è utile ad insegnare, a correggere, a convincere, a istruire nella giustizia, affinché l'uomo di Dio sia completo, pienamente fornito per ogni opera buona", 2 Timoteo 3:16-17.
E' buono sapere dove si vuole andare e per quale motivo si intraprende un cammino spirituale, specialmente per quello con Cristo, e nello stesso tempo essere fiduciosi nelle Sue promesse; è buono anche non illuderci, sottovalutando questo aspetto molto importante per l'avanzamento del Regno di Dio nella nostra vita.
Una Meditazione di Patrizia Eydallin
Lo Spirito Santo mette in noi la nuova vita e desideriamo con tutto il cuore non far soffrire il nostro caro Padre, che ha compiuto per noi la grande opera di salvezza tramite Gesù.
Questo tema è degno di essere approfondito, perché è molto importante per la nostra crescita spirituale.
Possiamo non avere la consapevolezza del peccato sino a quando Dio non risveglia la nostra coscienza, toccando il nostro cuore; Lui ci fa partecipe della Sua natura e della Sua vita divina, così che possiamo valutare la differenza tra il peccato e la santità, rendendoci coscienti delle conseguenze del peccato.
Allora nasce in noi un sincero desiderio di ravvedimento e di perdono.
Così incomincia a prendere valore, per noi, la Sua presenza, la lealtà, l'amore, l'ubbidienza..., perché incominciamo a scoprire il Suo cuore a livello spirituale.
Purtroppo oggi, anche negli ambienti religiosi, si parla poco di santità e di santificazione, addirittura alcuni cercano di coprire il peccato, sottovalutandolo.
In molti passi della Bibbia viene menzionato di non perseverare nel peccato, e questo è possibile a chi crede e persevera nella preghiera.
"Se diciamo di non aver peccato, lo facciamo bugiardo (Dio) e la Sua parola non è in noi", 1 Giovanni 1:10;
"Se diciamo di avere comunione con Lui (Dio), e camminiamo nelle tenebre, noi mentiamo e non mettiamo in pratica la verità", 1 Giovanni 1:6;
"Se voi sapete che Egli (Dio) è giusto, sappiate che chiunque pratica la giustizia è nato da lui", 1 Giovanni 2:29;
"... ma chi odia proprio fratello è nelle tenebre, cammina nelle tenebre e non sa dove va, perché le tenebre gli hanno accecato gli occhi", 1 Giovanni 2:11.
Lasciamoci avvolgere da tutta la Parola di Dio, non solo dai comandamenti che più ci fanno comodo, infatti "... tutta la Parola di Dio è utile ad insegnare, a correggere, a convincere, a istruire nella giustizia, affinché l'uomo di Dio sia completo, pienamente fornito per ogni opera buona", 2 Timoteo 3:16-17.
E' buono sapere dove si vuole andare e per quale motivo si intraprende un cammino spirituale, specialmente per quello con Cristo, e nello stesso tempo essere fiduciosi nelle Sue promesse; è buono anche non illuderci, sottovalutando questo aspetto molto importante per l'avanzamento del Regno di Dio nella nostra vita.
Una Meditazione di Patrizia Eydallin