Il senso della vita

Noi conosciamo la potenza delle armi, la potenza del prestigio, la potenza della manipolazione delle opinioni di massa, la potenza della violenza e quella della persuasione occulta.
Oggi, più che mai, siamo manipolati, a volte affascinati da taluni personaggi a tal punto da essere completamente ammaliati dal loro carisma, portandoci a credere ciecamente in tutto quello che dicono o fanno.
In questo tempo, dove l'uomo è sempre più preoccupato per se stesso, è più attento e, a volte, ossessionato dalla vita materiale ed egoista, ci accorgiamo che la carità verso il prossimo sta scomparendo dal cuore dell'uomo e il peccato sta diventando padrone assoluto.

Vogliamo l'autonomia da Dio e non ci accorgiamo che la nostra vita sta diventando priva di umanità e, soprattutto, priva di coscienza, l'unico elemento che ci permette di operare con senso di giustizia e di onestà.
Niente più ci sembra volgare, tutto ci appare onesto; niente disturba la decenza umana, nemmeno la mistificazione dei fatti.
Siamo assediati da notizie futili e i realities televisivi ci danno la proiezione della vita arrivista, un realizzare ad ogni costo notorietà e guadagno facile.

L'immoralità regna sovrana, spingendo l'uomo sempre più verso il peccato (che è allontanamento da Dio), alla ribellione e disubbidienza; e la dove l'uomo vuole essere al centro della propria vita, Dio viene escluso, e così pure il prossimo.
Anche in ambito religioso il concetto del peccato è diventato astratto, la riprensione non è più educativa, anzi è un mezzo che può allontanare da Dio!?

Questo ci dimostra che le speranze, le aspettative sono incentrate unicamente su questa vita; e se le cose stanno in questo modo, vuol dire che il mondo vive nella disperazione, nella tristezza, senza speranza, immerso completamente nella miseria dell'anima.
Così, l'uomo vuole stare al centro della propria vita, e Dio diventa una figura scomoda; giorno dopo giorno è sempre più evidente lo sfascio dell'umanità, e questo ci fa paura, ci fa capire quanto siamo impotenti.

E' difficile essere dei veri credenti in questi tempi, ma è triste vedere quante persone volontariamente continuano a peccare, proprio perché le loro aspettative sono solo per questa vita.
Ma, per quanto ci riguarda, dobbiamo sempre tenere presente che ogni silenzio da parte dei credenti significa vergognarsi dell'Evangelo; e se ognuno di noi ha un compito deve continuare a portarlo avanti, perché siamo persone libere di amare e servire Cristo, nonostante le avversità e le incredulità del mondo.

Una Meditazione di Anna Cipollaro

Giuseppe

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