Ci sono molti passi delle Scritture che attestano in una maniera o nell'altra che Gesù Cristo è Dio.
Ma i traduttori dei Testimoni di Geova, per sostenere che Gesù non è Dio ma solo una creatura di Dio, ne hanno contorti non pochi; infatti nella loro Bibbia troviamo molti passi che attestano la divinità di Cristo tradotti in una maniera errata.
Dobbiamo dire in effetti che la New World Bible Translation Committee nel tradurre le Sacre Scritture ha usato l’astuzia del serpente antico perché è riuscita a fare dire alla Scrittura quello che essa non dice, cioè che Cristo non è uguale a Dio e perciò non è Dio; essa ha adulterato la Parola di Dio per adattarla alle perverse dottrine enunciate dalla Torre di Guardia.
Vediamo di dimostrare come Giovanni 1:1 è stato da essi manipolato per negare che Gesù Cristo è Dio.
La Sacra Scrittura dice in Giovanni: “Nel principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era Dio” (Giovanni 1:1). Traslitterato in greco questo versetto è: “En arche(i) en ho Logos, kai ho Logos en pros ton Theon, kai Theos en ho Logos”.
La loro traduzione dice invece: ‘In principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era un dio’. E’ da notare però che la versione del 1967 (della loro Bibbia) è differente infatti dice: ‘…la Parola era dio’. In questo caso essi hanno aggiunto l’articolo ‘un’ e il dio minuscolo per fare sembrare Cristo, la Parola fatta carne, un dio inferiore all'unico e vero Dio, e non l’Iddio che è ab eterno in eterno.
E’ bene ricordare che il fatto che la Parola in questo passo venga definita dai Testimoni di Geova ‘un dio’ invece che Dio, viene smentito non solo dal testo originale greco (che dice: … kai Theos en ho Logos = e Dio era la Parola), ma dalla Scrittura stessa. Perché?
Perché se Gesù fosse un dio come essi asseriscono, ciò significa che nel principio con il solo vero Dio, che è ab eterno in eterno, c’era un dio inferiore a lui e che mediante questo dio inferiore siano state fatte tutte le cose, e questo è smentito da queste parole scritte nei Salmi: “I cieli furono fatti dalla parola dell’Eterno” (Salmo 33:6).
1) La Parola quindi non può essere un dio inferiore a Dio o un altro dio ma deve essere per forza di cose Dio perché è scritto che fu Dio a creare nel principio i cieli e la Terra e non un altro dio inferiore a lui; ed anche in Isaia: “Io sono l’Eterno, che ha fatto tutte le cose; io solo ho spiegato i cieli, ho distesa la Terra, senza che vi fosse alcuno con me” (Isaia 44:24). Il fatto che non c'era alcun altro con Dio attesta che non c’era qualche altro dio (o presunto tale) con Lui.
2) Se con il Dio eterno vi fosse stata qualche altra creatura o dio inferiore per forza di cose intellegibili dobbiamo accertare che anche questi sarebbe stato divino, Dio eterno con Lui, perché alcun'altro essere o creatura creata non può essere definita eterna.
3) E ancora, se ogni cosa è stata fatta per mezzo della Parola e senza di lei nessuna delle cose fatte è stata fatta, di conseguenza – seguendo il ragionamento dei Testimoni di Geova – anche Gesù Cristo quale prima creatura fatta da Dio dovrebbe essere stata fatta tramite la Parola. Ma questo non può essere perché prima di essere creato non c’era la Parola essendo lui stesso la Parola! Quindi lui tramite che cosa sarebbe stato fatto se non è stato fatto tramite la Parola?
4) Non si può ammettere che la Parola, prima di essere fatta carne, era un dio fatto da Dio in un lontano passato perché questo annullerebbe la Scrittura che dice che ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei (la Parola) e senza di lei niente è stato fatto. Bisognerebbe dire infatti che ogni creatura, eccetto il Figlio di Dio, è stata fatta tramite la Parola!!
Ma come giustificano questa loro manomissione i Testimoni di Geova?
In questa maniera: ‘..In realtà nel testo greco il termine ‘Dio’ la prima volta è preceduto dall'articolo determinativo 'ho', cioè ‘il’, mentre la seconda volta è senza articolo; altre traduzioni rendono l’idea in modo corretto: la versione interlineare dell’Emphatic Diaglott dice: ‘In principio era la Parola, e la Parola era con il Dio, e un dio era la Parola (…). Queste versioni sosterrebbero il fatto che Gesù, essendo il Figlio di Dio che Dio impiegò nel creare tutte le altre cose…, è senz'altro un ‘dio’, un potente, ma non l’Iddio Onnipotente (…) infatti la traduzione di Moffatt dice: ‘Il Logos era divino’. L’American Translation ha: ‘La Parola era divina’ (Perspicacia nello studio delle Scritture, vol. II, pag. 490).
Cominciamo con il ribattere che il fatto che non ci sia l’articolo determinativo 'ho' = ‘il’ davanti a Dio nella seconda parte di questo versetto non significa affatto che questo Dio non preceduto dall'articolo sia un Dio inferiore per natura al Dio preceduto dall'articolo determinativo, perché ci sono altri passi nello stesso Vangelo scritto da Giovanni dove la parola Dio non è preceduta dall'articolo determinativo e indica sempre il solo vero Dio e non un altro dio.
Per esempio, quando poco dopo, Giovanni parla di coloro che hanno il potere di diventare “figliuoli di Dio” (Giovanni 1:12), il greco ha "tekna theou", e quando dice che sono “nati da Dio” (Giovanni 1:13), il greco ha "ek theoou egenneetheesan".
Come mai allora i Testimoni di Geova in questi casi hanno messo pure loro ‘figli di Dio’ e ‘nati da Dio’, non tenendo conto di questo loro ragionamento sull'articolo determinativo prima di Dio?
Perché non hanno tradotto ‘figli di un dio’ e ‘nati da un dio’ come il loro ragionamento imponeva?
La ragione è chiara: queste traduzioni fedeli del greco non annullavano nessuna loro dottrina, mentre il tradurre le parole di Giovanni "kai Theos en ho Logos" con “e Dio era la Parola” non collimava con la loro eresia che Gesù non è Dio, e quindi hanno dovuto adulterarle.
Per quanto riguarda poi le traduzioni da loro menzionate a sostegno della loro manomissione, diciamo che la versione interlineare dell’Emphatic Diaglott è citata dalla Torre di Guardia perché chi pubblicò originariamente quella versione nel 1864, e cioè Benjamin Wilson aveva attorno a Cristo delle idee errate simili a quelle della Torre di Guardia.
Per quanto riguarda le traduzioni Moffat e l’American Translation dove invece di “la Parola era Dio” si legge che la ‘Parola era divina’, anche queste traduzioni sono errate perché Giovanni non ha detto: ‘kai theios en ho logos', cioè ‘e divina era la Parola’, ma bensì 'kai theos en ho logos', cioè 'e Dio era la Parola'.
In altre parole Theos non significa ‘divina’ ma ‘Dio’, e perciò la traduzione corretta è “e la Parola era Dio”.
Infine, quando Giovanni dice che la Parola era Dio, e cioè che Gesù Cristo era Dio sin dal principio, non intende dire che egli è l’unico vero Dio che ha creato tutte le cose e perciò fuori di lui non c’è altro Dio, ma solo che egli era della stessa natura di Dio Padre e coeterno con Lui, infatti è detto anche che la Parola era con Dio.
In altre parole vogliamo dire che Gesù, benché fosse il Figlio che era nel seno del Padre, era Dio assieme a suo Padre da sempre. Egli, cioè la Parola di Dio, nel cielo era un essere distinto da Dio Padre, ma assieme a lui Dio, e perciò assieme a lui Creatore di tutte le cose. Ecco perché Giovanni non ha messo l’articolo prima di Dio, quando dice: “e Dio era la Parola”, per distinguere la Parola dal Padre.
In altre parole per attestare che la Parola non è tutta la Divinità ma parte di Essa.
Se lui avesse messo l’articolo ‘ho’ (il) prima di ‘Theos’ (Dio) avrebbe fatto intendere che la Parola era Dio Padre e si sarebbe contraddetto perché poco prima aveva detto che Essa era con (o presso) Dio (Padre), e dopo dice che “la Parola è stata fatta carne” (Giovanni 1:14); non mettendo l’articolo invece non è caduto in nessuna contraddizione perché Egli ha affermato che la Parola era Dio assieme al Padre, era un Essere divino distinto dal Padre ma nello stesso tempo uno con il Padre, cioè della stessa natura del Padre.