Una Riflessione di Manuela Giannini.
La morte, il dolore, il dispiacere, l’abbandono, l’abuso, la confusione, la solitudine, Dio non intendeva farci provare o sopportare nessuna di queste cose.
Spesso ci capitano delle cose spiacevoli, disgrazie, dispiaceri e ci chiediamo: “Perché?”; e poi chiediamo a Dio: “Perché me? – Perché queste cose? – Perché ora?”. Perché, Perché, Perché?
Spesso e volentieri non troviamo risposta:
"Perché mia madre è morta quando avevo dieci anni e mi ha lasciato da solo?
Perché mia moglie è rimasta infetta da AIDS, tramite una trasfusione?
Perché ho sempre problema di soldi?
Perché mio figlio è morto in un incidente di macchina?
Perché ho il cancro al cervello?
Perché nulla va mai per il verso giusto?
Perché a me? Perché Dio? Puoi dirmi perché?".
A volte pensiamo: "Hei Dio, sei là in cielo, che ci guardi da lontano, pensando che forse mio figlio è rimasto ucciso nell’incidente stradale, perché non ti amava abbastanza?
Mia moglie non era abbastanza diligente, è per questo che adesso ha contratto l’AIDS?
È ciò che si merita?
Tumore al cervello…. Volevi vedere cosa avrei fatto… forse pregare di più, impegnarmi di più, dare di più?
Perché sei così indifferente ai nostri dolori?
Perché sembra che non te ne importa niente?".