E' la tua Pasqua come quella del ladrone?

I tre crocifissi
Pasqua è la festa della resurrezione e il ricordo del sacrificio di Gesù, del suo corpo straziato, del suo sangue versato.
Pasqua è il ricordo di Gesù Cristo, l’innocente che pagò per noi colpevoli, il Santo che si fa peccato per trasformare dei peccatori in santi, la vita che muore per dare vita a un’umanità morta nei propri peccati.
Pasqua (parola ebraica che in Italiano significa “passaggio”) viene indicata da Gesù in queste parole: “In verità, in verità vi dico: «Chi ascolta la mia parola e crede a Colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita»” (Giovanni 5:24).
Ci sono promesse più grandi di queste?
Allora:
1) Chi ascolta e crede ha vita eterna; non solo chi ascolta, ma chi crede!
2) Scampa dal giudizio. Secondo la legislazione italiana, non si può essere condannati due volte per lo stesso reato.
Gesù è stato condannato e giudicato al posto nostro, quindi chi ha creduto non andrà al giudizio, dove invece andrà chi non avrà creduto.
3) Per i credenti si realizza la vera Pasqua: il passaggio dalla morte alla vita, la resurrezione spirituale.
4) Queste parole di Gesù affermano con certezza che “Chi crede in Colui che lo ha mandato ha vita eterna”; “ha”, e non “avrebbe” o “potrebbe avere” vita eterna!

Dunque chi veramente ha creduto sa di aver già compiuto il passaggio dalla morte alla vita e non ha bisogno di continuare ad augurarsi “Buona Pasqua - buon passaggio” ogni anno.
E' bello festeggiare la Pasqua di Gesù, il suo essere passato dalla morte alla vita, la sua risurrezione, ma se non si può fare altrettanto per la propria, rimarrà soltanto una festa religiosa senza vita.
C’è una particolare profezia nell’Antico Testamento che riguarda la crocifissione di Gesù, la quale sottolinea che nessun osso di lui sarebbe stato rotto.
Infatti i soldati romani, incaricati di togliere i crocifissi, ruppero le gambe ai due ladroni per accelerarne la morte, ma vedendo che Gesù era già morto non gli fecero nulla.
Questo fatto è stata un'ulteriore conferma che quello che Dio promette si adempie.

Tutti coloro che hanno ascoltato e creduto hanno la certezza che sono fatti membri spirituali del corpo di Cristo e che nessun componente del di esso sarà rotto, così nessuno di loro che credono saranno perduti, ma sicuramente vivranno eternamente con Gesù.
Dopo la morte di Gesù tutto il popolo giudeo festeggiò la festa della Pasqua, eccetto i due ladroni che erano in croce con lui; nessuno di quella folla ricevette la vita della Pasqua.
Per il primo ladrone quella Pasqua lo ha introdotto nella condanna, per l'altro (quello che si è ravveduto) è diventata la porta per il Paradiso; infatti Gesù gli ha detto: "In verità ti dico che oggi sarai con me in Paradiso" (Luca 23:43).
Per questo oggi ti auguriamo “Buona Pasqua!”, quella vera, quella che porta fino in Cielo.

Una Riflessione di Nicola Scorsone.

Giuseppe

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