La testimonianza di Antonio

Gesù è amore. 
La mia testimonianza è per dare gloria al Signore Gesù.
Premetto col dire che sono un ragazzo ancora non arreso completamente al Signore, ma vi voglio raccontare lo stesso come Gesù si sta rivelando nella mia vita.
Sono un ragazzo di 19 anni e da un po di tempo mi trovo in una situazione triste e scoraggiante.
Sono di origini napoletane, figlio di un padre camorrista.
Fin da piccolo ho vissuto nei dolori: mio padre quando rincasava si ubriacava e si drogava davanti ai miei occhi, e spesse volte litigava con mia madre, arrivando anche alle mani...

Sono cresciuto con queste situazioni e nella mia famiglia non c'erano regole: a 8-9 anni uscivo e tornavo la sera tardi; stavo con i miei amici giocando a calcio e non andavo a scuola; dicevo le parolacce.
Andavo anche nei parcheggi dei supermecati per rubare i pneumatici delle auto e spesso facevamo le risse tra noi ragazzetti... insomma non crescevo come dovevo.
In poco tempo divenni un ragazzo troppo vispo, ma mi consideravo bravo; amavo la famiglia, ma i litigi in casa non finivano mai.
Un giorno mio padre si pentii della sua vita e ando dalla legge, dichiarandosi "pentito".

Noi e tutta la mia famiglia, compresi cugini e nonni, ci trasferimmo in nord Italia e lì iniziò il distacco di mia madre da mio padre con continui litigi e pianti.
Subii un trauma veramente duro quando ci fu il passaggio da una realtà ad un altra: in pochi mesi mia madre decise di lasciare mio padre.
Andammo a vivere da mia nonna, che stava in un'altra città.
Mio padre decise di ritrattare e così lo imprigionarono subito, dovendo affrontare un processo.

Mia madre, comunque, continuava nella sua intenzione di lasciare mio padre e andammo a vivere in un altro posto (dove vivo tutt'ora).
Alla fine, mia madre, per telefono, disse a mio padre (che era in prigione) che non voleva più sapere nulla di lui... cosi a freddo... per telefono!
Da li il mio cuore si distrusse: incomincia a tenermi dentro l'odio, la cattiveria di tutti quegli episodi.
Incominciai a frequentare la mala compagnia e all'eta di 13-14 anni iniziai a fumare canne.
L'odio in me cresceva sempre e più e mi ribellavo a mia madre.
A 16 anni volevo provare di più: volevo vendere la droga.
Cosi decisi di vendere una collana d'oro di mio padre, ricavandone i soldi per comprarmi una mezza panetta di hashish.

Per farla breve nel giro di 4 anni diventai un ragazzo molto disonesto e ribelle (anche se dentro mi consideravo una "vittima della vita").
Sono stati 5 anni dove da piccole canne sono arrivato anche a sniffarmi cocaina, bevevo e frequentavo ragazzi come me, con le stesse storie.
Commettevo tanti peccati e piano piano diventavo sempre piu triste.
A 19 anni compiuti persi il lavoro per una lite con il mio ex capo.
Da lì il mondo mi crollo veramente addosso: ho pianto tutta una notte e ho gridato a Gesù.
Incominciai ad avere paura di tutto, stavo sempre a casa, non volevo uscire.
Ho avuto la delusione che coloro che definivo miei amici si sono rivelati essere dei falsi amici.

Ma proprio ieri mi è successo una cosa straordinaria.
Sono uscito da casa, come al solito con un senso di sconfitta, morto dentro e morto fuori; ho fumato uno spinello assieme ai miei amici e poi sono tornato a casa che mi sentivo molto triste; ho pregato Gesù e gli ho chiesto aiuto e da triste sono passato, tutto di un colpo, a felice; ho sentito una presenza che mi diceva: Io ti libererò! Non temere! Io ti libererò oggi!".
Non so di preciso cosa mi è accaduto e non sono ancora uno che ha cambiato vita, ma scrivo questa testimonianza per incoraggiare chiunque si trovasse nella mia stessa situazione a invocare Gesù, perchè Lui è reale ed è sempre pronto a liberarci.

Giuseppe

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