Un incontro ravvicinato con una maga, presunta guaritrice

Testimonianze

Una Testimonianza di Antonio Strigari. 

Mi ero convertito a Gesù Cristo da poco tempo quando mi trovai a parlare con un fratello di una donna che vive in un paesino della nostra regione “in odore di Santità”, per la maggior parte della gente.
Quella donna porta “stimmate”, che compaiono nella settimana santa e sanguinano, e compie strani prodigi e strani miracoli; dico “strani” perché al momento non mi risulta che abbia compiuto dei miracoli di guarigione “perfetti”, come sono quelli che compie il Signore; sta scritto, infatti: "Ogni buona cosa data e ogni dono perfetto vien dal cielo e scende dal Padre dei lumi, nel quale non vi è mutamento né ombra di variazione" (Giacomo 1:17).

Di quella donna si raccontano molte cose prodigiose, come il mettersi in contatto con gli spiriti dei defunti, leggere il pensiero altrui ed altro.
Pur avendo poca conoscenza delle Sacre Scritture, quel po’ che sapevo mi bastava per capire che tutto di quella donna contrastava con esse.
Nelle Sacre Scritture, Iddio proibisce agli uomini di rivolgersi agli spiriti dei defunti, infatti, possiamo leggere nel libro del Deuteronomio al Cap. 18 i seguenti versetti: "Quando sarai entrato nella terra che il Signore Dio tuo ti darà, guardati dall'imitare le abominazioni di quei popoli.
Non si trovi in te chi pretenda purificare il figlio suo o la figlia facendoli passare per il fuoco, o chi interroghi gli stregoni, o guardi ai sogni ed ai presagi; non vi sia chi faccia sortilegi o incantesimi, ne chi consulti i maghi o gli indovini, o cerchi sapere dai morti la verità.
Tutte queste cose, il Signore le ha in abominazione, e per queste tali scelleratezze distruggerà quei popoli al tuo arrivo. Sarai senza colpa e senza macchia rispetto al Signore Dio tuo.
Queste nazioni, la cui terra tu possederai, danno retta agli aùguri ed agli indovini; ma tu fosti educato ben altrimenti dal Signore Dio tuo".
Un destino crudele è riservato agli indovini e a chi ci si rivolge!

Consideriamo quanto Dio ci fa sapere leggendo nel libro del Levitico al Cap. 20: "Se qualcuno si rivolgerà ai maghi ed agli indovini fornicando con loro, io mi metterò contro di lui, e lo sterminerò di fra il suo popolo".
Ed ancora leggiamo nel Libro di Isaia 8:19-21: "E quando vi diranno: «Richiedetene ai negromanti e agli indovini che mormorano incantesimi: forse che il popolo non ha il suo Dio a cui richiederne? Per i vivi ricorreranno ai morti? Alla legge e alla testimonianza piuttosto!».
Che se non parleranno secondo questa parola, non vi sarà per loro alcun barlume di luce, e passerà per la terra affranto e affamato e, avendo fame, s'irriterà e imprecherà al suo re e al suo Dio, imprecando contro il cielo".
Non saprei dire ancora oggi se fu la curiosità, il desiderio di confrontarmi con lei sulle Scritture o altro a farmi sentire “forte” il bisogno di incontrarla per portarle un messaggio da parte del Signore.
Ne parlai al pastore della mia comunità cristiana che in un primo momento me lo sconsigliò, poi, vedendo la mia determinazione, mi avvertì di pregare molto prima dell’incontro!.
Così feci e decisi di aspettare che si presentasse l’occasione preparata da Dio per incontrarla.
E Iddio, infatti, aveva preparato quell’incontro.

Dopo un certo tempo (non ricordo quanto), durante il quale pregai molto chiedendo al Signore di proteggermi e di permettermi di incontrarla, se questa fosse stata la Sua volontà, trovandomi per lavoro in una cittadina della nostra regione, mentre parlavo con un amico di cose spirituali, egli mi disse che conosceva una donna così e così… e mi parlo proprio di quella!
Approfittai per metterlo in guardia ma non accettò la mia raccomandazione, anzi si offrì di accompagnarmi da lei per provarmi che era una santa.
Vedevo compirsi il piano di Dio!

Accettai subito, anche per dimostrare al mio amico che quella donna “non era da Dio”, salii nella sua macchina e ci dirigemmo verso quel paesino dove abita ancora oggi.
Appena giunti, vidi subito sulla porta di casa di quella donna un cartello con una scritta che indicava che il pubblico si riceveva dalle ore …alle ore…, di tutti i giorni tranne, se non ricordo male, il venerdì Santo e qualche altro giorno.
Già il suo “orario delle visite” confermava che non poteva essere “una donna di Dio”, infatti, se lo fosse stata, avrebbe accolto la gente in qualsiasi ora, dimostrando che l’amore di Dio dimorava nel suo cuore!

Poiché ancora non era giunta l’ora delle visite, il mio amico mi disse che doveva sbrigare una faccenda urgente e che sarebbe poi tornato a prendermi.
Rimasi deluso poiché non potevo più fargli toccare con mano quanto gli avevo detto di quella donna e, comunque, restai determinato ad incontrarla.
Davanti a quella casa dove la donna abitava c’è una piazzetta con un piccolo bar davanti al quale c’erano dei tavolini ed alcune sedie, mi sedetti assieme ad altra gente che, seppi subito dopo, era lì per lo stesso scopo.

Dopo un po’ di tempo quella poca gente che aspettava divenne una folla, tutti aspettavano con ansia il momento di incontrarla!
Il momento arrivò, si aprì la porta ed entrammo in una piccola anticamera, dove ci trovammo alla presenza di molte statue e false immagini di Gesù (dico false perché, come sappiamo nessuna fotografia o ritratto di Gesù è pervenuto ai nostri tempi) con gli occhi che non si capiva se erano chiusi o aperti.La gente cominciò ad entrare ed arrivò il mio turno.

Lei (parlo di quella donna che non nomino poiché chiunque opera allo stesso modo ha la stessa pericolosità!) si affacciò alla porta interna che comunicava con l’anticamera (potrei dire dell’inferno!) e disse: “chi c’è adesso?”.
 

Una donna, che forse l’aiutava a tenere l’ordine (ed a riferirle altro.. poiché mentre aspettavamo di entrare ci faceva molte domande..) rispose che toccava a me.
Mi guardò e… visibilmente scossa mi disse: “E tu che vuoi, che sei venuto a fare?”, intanto si appoggiò allo stipite della porta.
Risposi: “Dicono che sei una donna di Dio ed io, siccome ho dato la mia Vita al Signore Gesù Cristo, sono venuto a conoscerti”.

Ancora dalla porta, mi disse: “Ma tu che ne vuoi fare?”.
Vedendola indugiare, qualche persona intervenne per dirle di lasciarmi entrare ed allora controvoglia e con molto indugio mi fece entrare nell’altra stanza.
Appena fummo entrati, si sedette accanto ad un tavolo, dove c’erano molte di quelle immaginette di Gesù che avevo notato nella prima stanza, ed io di fronte a lei con la mia Bibbia nelle mani.
Mi disse allora di nuovo: ”Che vuoi?”.
Le risposi: “Sono venuto a farti una sola domanda”.
Lei: “Che domanda?”.
Io: “Se hai accettato nel tuo cuore come tuo personale Signore e Salvatore Gesù Cristo il Figliolo di Dio”.
Lei: “E tu che ne vuoi fare?”.
Io: “Come mai hai difficoltà a rispondere ad una domanda così semplice?".
Lei: “Se ho accettato Gesù… se ho accettato Gesù? Certo che ho accettato Gesù”.

Sentii dentro di me una voce che mi diceva: “Stai attento, ha detto che ha accettato Gesù e non Gesù Cristo e di nome Gesù ce ne sono altri!”.
Le dissi allora: “X (X sta per il suo nome) ti ho chiesto se hai accettato Gesù Cristo il Signore".
Lei: “Se ho accettato il Signore?… ho accettato il Signore!”.
Ancora sentii chiaramente dentro di me la voce del Signore che mi diceva: “Stai attento, ha detto: “il Signore” e non il Signore Gesù Cristo, sappi che di Signori ce ne sono molti!”.

Le dissi ancora: “Ti sto chiedendo se hai accettato nel tuo cuore il Signore Gesù Cristo e non il Signore che dici tu, rispondimi in nome di Dio!”.
A quel punto, non potendo evidentemente dire che Gesù era il Suo Signore, come è scritto: “…nessuno può dire Gesù è il Signore! se non per lo Spirito Santo” (1Corinzi 12:3), tentò un compromesso e disse: “Io ti critico l’Iddio tuo? Così tu non criticare il mio. Tu tieniti il tuo Dio, che io mi tengo il mio!”.
Allora le dissi: ”Tu non puoi dire che il tuo dio è Gesù Cristo, perché il tuo dio è Satana! Ravvediti, se no sei perduta!”.

Sconvolta si alzò e mi aprì la porta per farmi uscire, i suoi occhi non avevano cambiato espressione, avevano una pupilla dilatata al massimo, neri come le tenebre dell’inferno!
Fuori dalla porta la gente in attesa notò che lei era sconvolta e mi chiese cosa fosse successo, risposi: “Mi ha detto che il suo dio non è il mio Dio e siccome il mio Dio è Gesù Cristo il suo chissà chi è!
Poveri voi!”.
Qui doveva terminare la mia missione, Satana era stato svergognato, la gente aveva ascoltato quanto avevo detto ed ora doveva solo riflettere!


Antonio Strigari 

Giuseppe

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